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2:17 pm, 23 Gennaio 23 calendario

Balneari, la Ue avverte: “Procedura d’infrazione in corso, seguiamo attentamente impegni presi”

Di: Redazione Metronews
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La questione dei balneari rischia di diventare una ennesima grana per il Governo. La Commissione Ue segue infatti “attentamente” l’attuazione degli “impegni” presi dall’Italia per rispettare le leggi Ue in materia di concessioni balneari.

La Ue e la questione balneari

Lo dice la portavoce dell’esecutivo Ue Sonya Gospodinova, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. “Seguiamo con molta attenzione le discussioni in Italia sulla legge sulla concorrenza adottata l’anno scorso – afferma – e su quale sarebbe l’impatto sulla legislazione che attua la riforma, anche sulle concessioni balneari. In questa fase non c’è stata alcuna decisione da parte delle autorità italiane, quindi non commentiamo. Siamo in contatto con le autorità italiane, anche in vista dell’attuazione degli impegni presi. C’è una procedura d’infrazione in corso e seguiamo con attenzione l’attuazione di quegli impegni”, conclude.

Rispondendo a una precisa domanda, un’altra portavoce della Commissione – Veerle Nuyts – ha chiarito che «l’asta delle concessioni balneari non è parte degli obiettivi del Pnrr».

“Serve trasparenza e parità di trattamento, niente monopoli”

«La Commissione europea continuerà a seguire da vicino gli sviluppi in Italia in merito alla riforma dell’attuale sistema delle concessioni balneari, oggetto di un procedimento di infrazione pendente. Cogliamo l’occasione per ribadire che il diritto dell’Ue richiede che le norme nazionali assicurino la parità di trattamento dei prestatori di servizi senza alcun vantaggio diretto o indiretto per alcuno specifico operatore, promuovano l’innovazione e la concorrenza leale, prevedano un’equa remunerazione degli investimenti effettuati e tutelino dal rischio di monopolizzazione delle risorse pubbliche a vantaggio dei consumatori e delle imprese», dichiara all’Agi un portavoce della Commissione europea. “Chiaramente, i cittadini e le imprese hanno diritto a una procedura trasparente, imparziale e aperta al momento di decidere a quale impresa debba essere concesso il diritto di utilizzare il suolo pubblico, in questo caso le spiagge, per offrire i propri servizi», spiega ancora. «Il settore del turismo balneare è di notevole importanza per l’economia non solo italiana ma dell’intera Europa. L’impatto negativo della pandemia sul settore turistico rende gli investimenti e l’innovazione in questo settore ancora più importanti. Le leggi nazionali di tutti gli Stati membri dovrebbero promuovere la modernizzazione del settore e la trasparenza e la concorrenza leale forniscono certezza del diritto e stimolano gli investimenti e l’innovazione sia per i concessionari esistenti che per i nuovi operatori», conclude il portavoce.

Decreto Milleproroghe

Sono duecentocinquanta, si apprende, gli emendamenti segnalati dalle forze politiche al Milleproroghe. Il termine per la presentazione scade oggi alle quindici. Fra questi Forza Italia potrebbe inserire quello che rinvia la scadenza delle concessioni ai balneari.

Assobalneari

“Gli emendamenti presentati al Milleproroghe da vari parlamentari di FI e Lega da una parte e Fdi dall’altra sono l’espressione dichiarata della volontà delle forze politiche che compongono la maggioranza di questo Governo di affrontare per risolvere, una volta per tutte, la vicenda delle concessioni demaniali ai fini turistico ricreativi. Si stanno mettendo nero su bianco le promesse elettorali alle categorie produttive che operano sul demanio marittimo fluviale e lacuale, come gli stabilimenti balneari, porti turistici, campeggi, ristoranti, ormeggi, alberghi ed anche attività commerciali, per tutelarle e salvaguardarle da coloro che si aggirano nei corridoi del Parlamento europeo che da più di un decennio tentano di usare le istituzioni comunitarie per mettere le loro mani sui beni economici del nostro Paese, creati e sviluppati dagli imprenditori italiani a beneficio anche dell’economia turistica del nostro Paese”. A dirlo Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria.


“Quanto previsto dagli emendamenti – osserva – che ci auguriamo possano essere unificati e condivisi dal Governo, permetterebbe al premier Giorgia Meloni, che su questo tema ha espresso in più di una occasione che l’applicazione errata della Direttiva Bolkestein rappresenterebbe un esproprio delle imprese italiane, di aprire un tavolo di confronto con la Commissione europea per fare valere sia principi giuridici che politico economici a difesa e tutela delle aziende italiane”.
“Tutto ciò – sottolinea Fabrizio Licordari – rafforza la richiesta di incontro che proprio nei giorni scorsi Federturismo Confindustria con tutta la filiera delle associazioni da lei rappresentata ha chiesto al premier Meloni per affrontare costruttivamente la questione”.

23 Gennaio 2023
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