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2:05 pm, 22 Gennaio 23 calendario

Gelo e neve ovunque, in Abruzzo -15. Come spalaneve anche i trattori

Di: Redazione Metronews
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Neve, vento forte e gelido come a Trieste e sul Carso dove le raffiche superano i 100 km/h. Un ciclone freddissimo sta toccando tutta Italia. Minime in diminuzione anche sensibile al Sud peninsulare, Lazio, Abruzzo e Sardegna, in aumento al Nord e stazionarie sul resto del Paese. Forti venti con raffiche di burrasca o burrasca forte dai quadranti
orientali sulle aree costiere adriatiche settentrionali e sulle Marche.

Abruzzo a -15 gradi, tanta neve

Nelle zone interne dell’Abruzzo tanta neve e temperature fino a 15 gradi sotto lo zero, alcune strade chiuse e il rischio valanga in quota (allerta rossa per oggi), lungo la costa tremende mareggiate hanno cancellato spiagge minacciando case e stabilimenti: tutto l’Abruzzo fa la conta dei danni del maltempo, non ancora finito. Il Centro Funzionale d’Abruzzo della Protezione civile, «tenuto conto del Bollettino Valanghe emesso in data odierna dal Servizio Meteomont dell’Arma dei Carabinieri», comunica «criticità elevata – allerta rossa» per rischio valanghe su quattro delle cinque zone di allerta abruzzesi. In particolare la criticità elevata riguarda le aree Gran Sasso Est, Gran Sasso Ovest, Maiella e Parco Nazionale d’Abruzzo, mentre è prevista «criticità moderata – codice arancione» per l’area di rischio Velino-Sirente. Anche per oggi era stata segnalata l’allerta rossa per le stesse quattro zone.

Bora a 100 km/h

Allerta gialla diffusa per domani dalla Protezione Civile il Friuli Venezia Giulia causa una vasta depressione, centrata in prevalenza sull’Italia peninsulare, che determina, sull’Italia nordorientale, l’afflusso in quota di aria fredda e umida da Est, mentre nei bassi strati prevalgono correnti da nord-est più secche. Il passaggio di un fronte lunedì mattina determinerà un’intensificazione dei venti a tutte le quote sulla regione. Le previsioni: nel corso della notte e di mattina sulla costa soffierà Bora forte, specie a Trieste e sul Carso dove le raffiche supereranno i 100 km/h, forse anche i 120. Sui monti, oltre i 1500 metri di quota, soffierà vento da Nord-est forte e, in concomitanza con la neve prevista, si avranno condizioni di bufera. Qualche raffica forte sarà possibile anche a quote inferiori. Dal pomeriggio il vento tenderà ad attenuarsi. La quota neve salirà dai 300 m del mattino a 700 metri in giornata.

Come spalaneve anche i trattori

Sono stati mobilitati i trattori degli agricoltori della Coldiretti per intervenire nella pulizia delle strade come spalaneve e per la distribuzione del sale contro il gelo.
I mezzi agricoli sono necessari  per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili. La possibilità di utilizzare anche i trattori messi a disposizione dagli imprenditori delle campagne garantisce la viabilità e scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle aree più impervie interne e montane, grazie alla maggiore tempestività di intervento. Una attività importante – continua la Coldiretti – soprattutto per garantire gli approvvigionamenti alimentari agli animali nelle stalle e per consegnare il latte raccolto quotidianamente in una situazione in cui l’improvviso cambiamento delle condizioni climatiche crea difficoltà soprattutto alle aziende situate nelle aree rurali.


A preoccupare le campagne è il moltiplicarsi di eventi estremi tra trombe d’aria, grandine, bufere di vento, mareggiate e bombe d’acqua che hanno provocato frane, smottamenti ed esondazioni con piante sradicate, interi campi coltivati allagati tra frutteti, vigneti ed ortaggi e serre provocando danni stimabili in milioni di euro, secondo la Coldiretti nel sottolineare che la situazione più critica è segnalata in Campania dove sono finiti sott’acqua centinaia di ettari di coltivazioni ma anche allevamenti.

Il brusco abbassamento della temperatura con gelo notturno rischia peraltro di bruciare fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti dopo che – ricorda la Coldiretti – il caldo anomalo lungo tutta la Penisola ha favorito il risveglio vegetativo anticipato di noccioli, pesche, ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle.
Si sta verificando in Italia una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – precisa la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.
L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno superato nel 2022 i 6 miliardi di euro.

22 Gennaio 2023
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