Torino
8:32 pm, 17 Gennaio 23 calendario

Il Politecnico pensa in grande e moltiplica gli spazi. Studenti critici

Di: Redazione Metronews
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«L’Università del futuro deve spiegare agli studenti come inventarsi il proprio lavoro». Con queste parole il rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ha introdotto la  presentazione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023 dell’Ateneo. «I ragazzi devono essere formati ad essere creativi. E in questo senso l’interdisciplinarietà è fondamentale. Sempre più docenti si stanno muovendo in questo modo e questa è un enorme ricchezza». Saracco ha illustrato un piano edilizio da 500 milioni di euro di investimenti in cinque anni, grazie anche ai fondi PNRRche punta a realizzare nuove aule e laboratori, ma anche a processi di rigenerazione urbana.

«Avremo tre grandi pilastri verso le imprese sulla transizione ecologica, la Città dell’aerospazio e la manifattura 4.0 con l’obiettivo di attrarre, con il reshoring che c’è in atto, imprese e cucine di start-up.» ha affermato il rettore . «A Mirafiori avremo uno spazio da 16 mila metriquadri di laboratori e aule dedicate al trasferimento tecnologico; in corso Marche 12 mila metriquadri di laboratori nella Città dell’aerospazio e all’Environment park ulteriori spazi dedicati alla transizione ecologica . L’altro nostro obiettivo è quello di immaginare l’università come mezzo di propulsione sociale. Costruiremo per le nostre missioni fondamentali nuove aule e nuovi spazi per la ricerca. Avremo ad esempio il Cottino Learning Center, che sarà uno spazio di didattica progettuale. Ci sarà poi la Digital Revolution House, davanti all’Energy Center: uno spazio da 12 mila metriquadri, che sarà la casa dei nostri team studenteschi, della scuola master e dei laboratori per la transizione digitale. Avremo anche l’espansione dei dipartimenti dell’Ala Sud. Poi andremo in tutta la Città a costruire aule e laboratori, dalla Manifattura Tabacchi a Torino Nord, fino a Torino Esposizioni nell’area Sud”, ha concluso Saracco.

Gli studenti del Politecnico

All’inaugurazione sono intervenuti anche gli studenti che però hanno dipinto un quadro ben diverso. «L’Università non è più un ascensore sociale e l’attuale governo non mostra alcun interesse in questo senso – attacca subito Alessia Quacquarelli, rappresentante degli studenti nel Senato Accademico del Politecnico di Torino -. Ci sono selezioni all’ingresso, che spesso colpiscono chi è nato e vissuto in condizioni di famiglia ed economiche non in grado di dare sostegno, prima e durante il percorso di studi. E poi ci sono selezioni in itinere, tanto che almeno la metà di coloro che riescono a ottenere una borsa di studio all’inizio dell’Università, ne perdono i diritti durante il cammino formativo».

Il problema dei fuori sede

Un altro problema è quello degli spazi e degli alloggi: «In un mondo in cui ci si pone il dubbio sul giusto compenso, non ci si pone però il problema di chi chiede almeno 600 euro al mese di affitto alle famiglie dei ragazzi – prosegue Quacquarelli -. Nel Pnrr non ci sono veri aiuti per la crisi abitativa che lascia noi studenti senza casa: ci sono studenti clochard, a Bologna, che vanno alle lezioni e poi dormono in stazione. Speriamo di non doverci mai ridurre a questo». Infine, una stilettata viene indirizzata proprio ai grandi piani di espansione che il Politecnico sta pianificando: «Si festeggia l’ampliamento di un’Università che spesso incide sugli spazi e sulle risorse ambientali della città. E infine bisogna togliere la formazione accademica dall’unica valutazione che è quella della performance».

17 Gennaio 2023 ( modificato il 18 Gennaio 2023 | 13:41 )
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