Spacey al Museo del Cinema: «Grazie per aver avuto le palle di invitarmi»

«Il Museo del Cinema ha avuto le palle di invitarmi per ricevere questo premio». Lo dice in italiano Kevin Spacey, l’attore due volte premio Oscar, per American Beauty e I soliti sospetti che oggi è stato omaggiato al Museo Nazionale del Cinema di Torino  dove ha tenuto una masterclass e ha ricevuto la Stella della Mole.

A fare gli onori di casa è stato il presidente del Museo Enzo Ghigo, che ha consegnato il riconoscimento insieme a Vittorio Sgarbi, sottosegretario  del Ministero della Cultura (Mic) che per qualche giorno era parso indeciso se partecipare viste le polemiche sollevate per la presenza dell’artista, ancora sotto processo per molestie sessuali un Gran Bretagna dopo essere stato scagionato negli Stati Uniti. «Il cinema coincide con la vita, mentre la grande arte del passato manteneva una distanza tra sé stessa e la realtà. Quindi non posso che compiacermi nel dare un premio, la mia fiducia e considerazione a un artista che ha fatto coincidere le due cose. È bello che in un momento di difficoltà della sua carriera, Franco Nero abbia concesso una parte a Kevin Spacey in un suo film. Gli attori vivono del cinema che li rende immortali. L’uomo è mortale, mentre l’attore che stiamo per premiare è immortale e vivrà per l’eternità nei suoi film che continueremo a vedere per il tempo che ci verrà concesso di vivere», ha sottolineato invece Vittorio Sgarbi.

Anche Spacey, che ha passato diversi giorni in città ed è anche andato allo stadio, ha ringraziato Franco Nero ma sono molte le cose  che ha detto nella sua prima uscita pubblica dopo l’assoluzione negli Stati Uniti. «Ho avuto la fortuna di girare per 40 anni cinema, ricevendo in cambio solo gentilezza e apprezzamento. Oggi, premiando me, premiate tutte le persone che hanno reso possibile questa mia carriera», ha detto in apertura del suo discorso. Poi la frase che farà certamente discurtere: «Il Museo del Cinema ha avuto le palle di invitarmi per ricevere questo premio». Si è commosso mentre ringraziava il manager e compagno  Evan Lowenstein.