Lirica Torino
2:22 pm, 16 Gennaio 23 calendario

Il barbiere di Siviglia inaugura la stagione d’opera del Regio

Di: Redazione Metronews
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LIRICA Martedì 24 gennaio alle 20 si apre la Stagione d’Opera 2023 del Teatro Regio con Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, per la prima volta a Torino nella versione firmata (regia, scene e costumi) da Pierre-Emmanuel Rousseau che, in un’atmosfera briosa e allo stesso tempo onirica e poetica, mantiene l’ambientazione andalusa e propone vivaci costumi ispirati ai quadri di Goya.

Il Maestro Diego Fasolis torna al Regio da riconosciuto esperto del repertorio del Settecento e del primo Ottocento e dirige un cast giovane e pieno di talento che vede tra i protagonisti: Santiago BalleriniLeonardo GaleazziJosè Maria Lo Monaco e John Chest.

L’allestimento è dell’Opéra national du Rhin in coproduzione con l’Opéra de Rouen Normandie. Il Coro del Teatro Regio è preparato dal maestro Andrea Secchi; al fortepiano Carlo Caputo.

Il barbiere di Siviglia di Rossini secondo Diego Fasolis

Rossini compose Il barbiere di Siviglia a 24 anni, lasciando però il segno indelebile nel campo dell’opera buffa. Proprio quella freschezza e giovialità, tipici della gioventù, inondano la partitura del compositore. Rossini realizzò la partitura con leggendaria rapidità, ma la prima esecuzione, avvenuta il 20 febbraio 1816, fu molto contestata (soprattutto dai sostenitori di Paisiello) divenendo – insieme a La traviata e Madama Butterfly – uno dei fiaschi più famosi della storia dell’opera. Per quanto all’epoca non fosse il titolo rossiniano più popolare, il Barbiere conobbe una graduale, amplissima diffusione, tanto da essere la più antica opera italiana mai uscita dal repertorio.

Il Maestro Fasolis spiega: «per riportare alla luce i colori originali occorre liberare l’opera di Rossini da tutte quelle consuetudini esecutive che si sono sovrapposte in due secoli di rappresentazioni ininterrotte. Gli spettatori troveranno molto di quello che c’è nella partitura e che la storia delle esecuzioni ha deformato. L’Orchestra del Regio è ottima, mi conosce e ci intendiamo con il gesto e gli sguardi, saprà essere interprete del suono del primo Ottocento e ricrearlo con consapevolezza. Naturalmente offriremo tanto ritmo, fraseggio, dinamica ed equilibrio con le voci».

Il debutto al Regio di Pierre-Emmanuel Rousseau

La commedia è frenetica eppure strutturata con la precisione di un orologio; la malizia e la tenerezza si alternano avvolte da virtuosistiche melodie. Tutto è progettato per affascinare irresistibilmente gli spettatori.

Il regista Pierre-Emmanuel Rousseau, al suo debutto al Regio afferma: «Il barbiere di Siviglia rappresenta a parer mio l’istantanea di un’era tramontata. Beaumarchais dipinge una società dalle forti diseguaglianze sociali e ormai moribonda; i suoi personaggi danzano su un vulcano, ed è proprio questa aspra critica della società che ha ispirato la mia messa in scena. Il conte d’Almaviva è un nobile cinico e stanco ma ben cosciente della propria posizione sociale dominante. Il personaggio di Rosina, una giovane ragazza rinchiusa in una casa governata da vecchi, mi richiama alla mente la Tristana dell’omonimo film di Buñuel. Figaro è, secondo me, una sorta di autoritratto di Beaumarchais e diventa sovversivo perché è un uomo libero, per questo ho tratteggiato un personaggio che sta tra Arthur Rimbaud e Marlon Brando in Fronte del porto».

I due cast sul palco per Il barbiere di Siviglia

Il Regio propone due cast straordinari, grandi cantanti che hanno dato superbe prove nel repertorio rossiniano: Santiago Ballerini e Nico Darmanin (il 25 e 28 gennaio, 2 e 4 febbraio) interpretano il conte d’Almaviva; Don Bartolo è interpretato con verve comica da Leonardo Galeazzi e Riccardo Novaro (25, 28, 2, 4); Josè Maria Lo Monaco e Mara Gaudenzi (25, 28, 4) – entrambe esperte del vasto repertorio rossiniano – interpretano Rosina, con quel tocco di ingenuità misto a malizia; il celeberrimo Figaro ha la voce di John Chest e di Rodion Pogossov (25, 28, 2, 4); Guido Loconsolo è l’esilarante Basilio, il maestro di musica di Rosina.

Completano il cast: Rocco Lia (nei ruoli del servitore Fiorello e di un ufficiale) e Irina Bogdanova (Berta): entrambi fanno parte del Regio Ensemble, il gruppo interdisciplinare di giovani artisti internazionali che proseguono a Torino la loro formazione e partecipano agli spettacoli della Stagione 2023. Gilles Gentner firma le luci, Jean-François Martin è assistente alla regia.

La trama dell’opera

La trama dell’opera è semplice quanto spassosa: il conte d’Almaviva, nobile spagnolo ricco e potente, si innamora di Rosina, una giovane sivigliana, ostaggio però del suo tutore Don Bartolo, pazzamente innamorato e deciso a sposarla. Per evitare sorprese, il tutore tiene Rosina segregata in casa proibendole ogni contatto con l’esterno. Deciso nel suo intento, il conte d’Almaviva si presenta in incognito sotto il nome di Lindoro. Figaro, barbiere di Siviglia, riconosce l’amico e decide di aiutarlo. Fra travestimenti, calunnie, finte lezioni di musica e segretissimi biglietti, Almaviva riuscirà a sposare Rosina, lasciando il tutore burlato e beffato da tutti.

La prima sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3

La Prima dell’opera sarà trasmessa in diretta da Rai-Radio3 martedì 24 gennaio alle ore 20, conduce Susanna Franchi. La trasmissione Save The Date in onda su RAI 5 dedicherà una puntata al titolo e alla novità dell’Anteprima Giovani.

16 Gennaio 2023
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