Camilla Petrocelli: «Io sì che vi farò ridere tra tv e teatro»

Si definisce “attrice per caso” Camilla Petrocelli nel cast di “Tipi da Crociera”, sketch comedy girata a bordo di MSC Bellissima (da lunedì a venerdì su Italia1) e da gennaio a teatro con “Regine di carta”.

«Galeotta fu “zia” Gisella Burinato e il suo C.I.A.P.A. (Centro intensivo allenamento permanente attori) – racconta lei, illuminando col sorriso una grigia giornata novembrina – che mi ha invitata a casa sua, e mi ha aperto un mondo. Avevo paura, mi sentivo inadeguata ma Gisella mi ha aiutata a venir fuori come persona, come attrice e come personaggio. E ora eccomi qua!».

Camilla, con un papà attore, ha respirato aria di cinema?
«Sì! A Capodanno si festeggiava con Mario Monicelli e Paolo Hendel: ci divertivamo a fare gli acrostici e a giocare col vocabolario. Queste serate mi hanno regalato la passione per la lettura e per i libri».

La pubblicità in tv che le ha portato fortuna.
«Lo spot del Buondì Motta, 5 anni fa, dove sono la mamma scettica uccisa da un asteroide, ha suscitato un polverone… Da lì tutti mi hanno voluta per pubblicizzare i loro prodotti».

Poi è arrivato un film.
«Sì, Un mondo in più di Luigi Pane che è stato presentato ad Alice nella città. Qui interpreto me stessa durante il lockdown, quando, come inviata speciale, mi divertivo sul web a intervistare i vicini, mentre stendevano i panni o uscivano per la spesa…».

E sarà a teatro con “Regine di carta”, per la regia di Luca Gaeta.
«All’Anfitrione di Roma dal 23 al 25 gennaio sarò Elettra, un’influencer coinvolta nel remake di “Sex & The City” con altre tre ottime attrici».

Camilla Petrocelli è una femminista?

«Se essere femminista vuol dire lottare per l’uguaglianza, sì lo sono. Perché bannare il capezzolo della donna e non quello dell’uomo sul web? Dobbiamo scardinare questa società patriarcale: sono arrabbiata, ma ho imparato a gestire la rabbia!».

Allora, pensiamo al sogno!
«Visto che parlo bene francese, inglese e spagnolo, mi piacerebbe lavorare all’estero, sul set di un film o di una serie in costume d’epoca! E, poiché amo l’ironia, vorrei trovare una chiave di scrittura comica per farvi ridere di gusto, anche di me!».