Il Fiorino d’Oro al capo della Polizia Giannini

Il capo della Polizia, direttore generale della Pubblica Sicurezza prefetto Lamberto Giannini, ha ricevuto oggi pomeriggio a Palazzo Vecchio il Fiorino d’Oro dal sindaco di Firenze, Dario Nardella. La cerimonia si è svolta nella Sala dei Gigli alla presenza del questore Maurizio Auriemma, del prefetto Valerio Valenti, del vice presidente del Csm Davide Ermini e dell’arcivescovo Giuseppe Betori.

Il Fiorino d’Oro al capo della polizia Giannini

«Sono molto emozionato: grazie per questo premio, che è importante. Grazie a tutta la comunità della polizia di Stato di Firenze. Una delle cose che mi ha colpito nel leggere la motivazione è il sentimento di fiducia: quando penso ai colleghi che riescono a far crescere la fiducia nelle istituzioni, penso che sia per noi la massima soddisfazione. È bello che il lavoro degli agenti di Polizia di Stato possa avere questo riconoscimento importante dal territorio». Queste le parole del capo della Polizia.

«In questo periodo ancora stiamo soffrendo per il Covid – ha aggiunto Giannini – penso che questo riferimento alla fiducia sia ancora più importante e sentito. Essere riusciti tutte le istituzioni insieme a passare questo momento eccezionale, dove abbiamo pianto tante vittime, come normalità è stato importante, abbiamo evitato che potesse sfuggire di mano la situazione».

La ferita di via dei Georgofili

Sulla lotta alla mafia e sugli attentati terroristico-mafiosi del 1992-93, tra cui quello di via dei Georgofili a Firenze, «fermarsi a riflettere su quello che è accaduto, anche in un momento di particolare difficoltà come la stagione che stiamo vivendo, è importante sotto diversi punti di vista», e «c’è un legame inscindibile con chi ha perso la vita, chi si è sacrificato per servire lo Stato e adempiere al proprio dovere, e dobbiamo ricordare che quei momenti così tragici di una sfida folle, insensata, temeraria, provocarono una reazione fortissima dello Stato», ha aggiunto Giannini.