Russia
6:23 pm, 9 Ottobre 22 calendario
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Peskov: «Tetto al petrolio russo sarà disastroso per Ue»

Di: Redazione Metronews
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«La decisione di introdurre il “tetto” per l’energia russa adottata dall’Unione Europea su istigazione degli Stati Uniti può destabilizzare il mercato energetico globale», è il monito lanciato oggi dal portavoce del Cremplino, Dmitri Peskov. Intervistato dal canale Russia 1, Peskov ha poi riferito che lo stop all’acquisto di gas russo deciso dalla Ue avrà «nei prossimi 10-20 anni conseguenze disastrose» per l’economia dell’Europa. «Gli europei continuano a ripetere come un mantra che è necessario sbarazzarsi della dipendenza dalla Russia per le risorse energetiche, petrolio e gas», ha spiegato, aggiungendo che il fatto che Russia e Europa avessero reciproci interessi, una nel vendere il gas l’altra ad acquistarlo, teneva i rapporti in «equilibrio», mentre ora gli americani si stanno «sfregando le mani».

Per il portavoce del Cremlino, gli Stati Uniti «guadagnano un sacco di soldi perché vendono benzina a prezzi 3-4 volte più costosi di quanto potremmo fare noi. E gli europei pagano, privando così la loro economia di competitività. La produzione sta morendo. La deindustrializzazione sta arrivando. Tutto questo, e probabilmente nei prossimi 10-20 anni almeno, avrà conseguenze disastrose per l’Europa».

Peskov elogia l’Opec

Peskov ha poi elogiato la decisione dell’Opec di tagliare la produzione di greggio, definendola «una vittoria del buon senso». «In generale, il fatto che il presidente Putin abbia instaurato relazioni reciprocamente rispettose (con l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, ndr), basate su vantaggi reciproci e sulla fiducia reciproca, aiuta certamente a discutere i punti più acuti. Non direi che si tratta di una nostra vittoria. No. È una vittoria del buon senso».

E Putin convoca il consiglio di Sicurezza

Intanto il presidente russo, Vladimir Putin, ha convocato per domani una riunione del Consiglio di Sicurezza russo, che presiederà. La riunione giunge a due giorni dall’attentato che ha distrutto alcune carreggiate del ponte di Kerch, l’infrastruttura, inaugurata nel 2018, che era stata fortemente voluta da Putin per simboleggiare l’annessione della Crimea. Mosca ha attribuito l’esplosione, che ha causato tre morti, a un camion bomba di proprietà di un residente della regione di Krasnodar, nel Sud della Russia. Mosca non ha formalmente accusato l’Ucraina dell’attacco e le autorità ucraine non hanno ufficialmente rivendicato la responsabilità, ma fonti di entrambi i Paesi hanno puntato il dito sui servizi segreti di Kiev.

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9 Ottobre 2022
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