Milano
4:23 pm, 3 Ottobre 22 calendario

Nuovi divieti in Area B e C, proteste e petizioni

Di: Redazione Metronews
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Sono partite oggi lunedì 3 ottobre le nuove limitazioni alle auto inquinanti in centro previste dal Comune di Milano. E contemporanemante scoppiano le proteste, partono le petizioni online e i sindacati annunciano battaglia. Dopo mesi di polemiche, e appelli al sindaco Beppe Sala, sostenitore di queste misure «per l’ambiente, la qualità dell’aria, e la salute dei milanesi», da parte del governatore Attilio Fontana contrario a una limitazione che renderà «più difficile» la vita a molti cittadini, da oggi sono in vigore le nuove regole per l’area B e l’area C. Per l’Area B, la zona a traffico limitato che copre quasi tutto il territorio cittadino scatta il «divieto di accesso e circolazione, dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30, festivi esclusi, per i veicoli più inquinanti: auto a benzina euro 2 e per quelle a diesel euro 4 ed euro 5 e per quelli con lunghezza superiore ai 12 metri che trasportano merci», informa il sito del Comune.

In area C pagano anche le ibride

Quando è consentito l’accesso in area B, non si paga. Diverso per l’area C, la ztl della cerchia dei Bastioni, dove, chi ha un mezzo inquinante, può comunque entrare pagando un ticket di 5 euro al giorno. La novità, è che da adesso non saranno più esentate dal pagamento le macchine ibride con emissioni di CO2 superiori a 100 g/km, che dovranno comunque pagare il ticket per entrare in centro. Per informare gli automobilisti sulle novità, sono stati posizionati grandi cartelli prima dei varchi, e su tutti compare il numero del Comune di Milano 020202 da chiamare se si hanno dubbi.

Petizione lanciata da Bernardo

Le proteste attese comunque stanno arrivando e sui social si sono formati gruppi di automobilisti che si scambiano informazioni. In centinaia stanno aderendo alla petizione online lanciata da Luca Bernardo, capolista di una lista Civica, per «il rinvio del blocco auto diesel 4 e 5 a Milano». «In questo momento così difficile per famiglie e imprese – si legge nella petizione – troviamo ingiusto bloccare la circolazione di auto diesel euro 4 ed euro 5 nell’area B di Milano. La città di Milano diventa ogni giorno più respingente a causa del «caro vita» che sta crescendo fuori misura. Il blocco delle auto aggraverebbe questa situazione economica già precaria – conclude la petizione – E’ certamente importante salvaguardare l’ambiente ma altrettanto importante è farlo attraverso misure vere che guardino al futuro con prospettive serie e non attraverso decisioni non strutturali e meramente ideologiche».

Raccolta di firme di FdI e Ugl

Dalla prossima settimana partirà anche la raccolta firme per una delibera di iniziativa popolare con la richiesta di rinvio di un anno dei nuovi divieti di Area B, da parte del gruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Milano. Questa iniziativa «d’indire una petizione contro Area B, per consentire ai cittadini di esprimere con una firma la loro contrarietà al provvedimento, ha raccolto anche l’adesione del sindacato UGL», spiegano Enrico Marcora, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia e Riccardo Uberti, Segretario Territoriale della UGL di Milano. «Le limitazione al traffico imposte dal Sindaco Sala e dalla sua Giunta – aggiunge Uberti – colpiranno principalmente le fasce più deboli della società e, in particolare, i lavoratori, come dimostrano le proteste attuate da varie categorie in questi giorni. Proteste dei lavoratori che non potevano lasciare indifferente UGL che ha quale scopo principale difenderne i diritti».

Legambiente su area B e C appoggia Sala

Il sindaco queste proteste se le aspettava ma più volte ha ribadito nei giorni scorsi: sui nuovi divieti di area B, «possono farmi tutte le pressioni del mondo, ma è un documento ufficiale, approvato in consiglio» e dunque «vado avanti». Al suo fianco Legambiente Lombardia che plaude ai nuovi divieti  e invita il Comune di Milano a continuare in questa direzione. «E’ innegabile – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – che la crisi energetica a cui dobbiamo far fronte non aiuti il percorso verso una mobilità a minor impatto d’emissioni e città sempre più libere dalle auto. Non è più tempo però per ripensamenti e passi indietro. Abbiamo troppe procedure d’infrazione aperte per i superamenti dei livelli di polveri sottili e con l’inverno alle porte è necessario che le scelte virtuose vengano portate avanti con decisione».

Aumentano le bici

Dati incoraggianti sull’alternativa all’uso prevalente dell’automobile privata arrivano dai risultati della dodicesima edizione del Giretto d’Italia – Bike to Work 2022, il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente e Euromobility durante la Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre), che vede Milano «maglia rosa» in Italia. E’ stato, infatti, il capoluogo lombardo a totalizzare il maggior numero di spostamenti sostenibili casa-scuola e casa-lavoro in sella alla bicicletta o con mezzi alternativi di micromobilità: 6.020 passaggi in un giorno nella fascia oraria 7-10. Nel dettaglio: 5.418 le biciclette e 602 e-bike e monopattini elettrici. Seguono in classifica Padova, Piacenza, Pesaro e Reggio Emilia.

 

3 Ottobre 2022
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