Milano
3:13 pm, 28 Settembre 22 calendario
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Sala: «Niente tavoli su Area B»

Di: Redazione Metronews
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Da Area B non si torna indietro. È il messaggio chiaro che a tre giorni dall’entrata in vigore della zona vietata ai veicoli Diesel Euro 4 e 5 (1° ottobre), il sindaco Beppe Sala ha mandato a Regione Lombardia e Automobil Club Italiano, i quali avevano proposto un tavolo per rimandare i divieti. «Basta con i tavoli», ha detto oggi Sala, «Il tema di Area B è chiaro da un anno e mezzo e proporre un tavolo una settimana prima vuol dire buttare la palla avanti. È escluso radicalmente che si possano avviare tavoli a tre giorni dall’entrata in vigore dei divieti. Semmai bisogna trovare la formula per rendere agevole ha chi ha più difficoltà nell’utilizzo dell’Area b, quindi si spiccino a sistemare Move-In perché lo diciamo da giorni che non funziona come dovrebbe?».

Il riferimento di Sala è ai problemi denunciati da molti automobilisti nell’attivazione di Move-In, il servizio di Regione Lombardia che, tramite una scatola nera, mette a disposizione un certo numero di chilometri in deroga per circolare nel centro di Milano ai cittadini che lo richiedono. Nella maggior parte delle officine che dovrebbero provvedere all’installazione delle scatole nere, infatti, gli apparecchi sarebbero finiti e molti sono in lista d’attesa. «Capisco che la politica vive di proroghe, ma io non voglio essere così. L’ho detto, l’ho promesso, l’ho chiarito in modo inequivocabile anche nella mia recente campagna elettorale», ha precisato poi Sala.

La risposta di Regione

«È davvero paradossale che il sindaco Sala si lamenti con la Regione per le supposte difficoltà nell’istallazione di Move-In, che il Comune non ha mai amato. Oggi Move-In, voluto e realizzato da Regione Lombardia, è l’unico strumento offerto ai cittadini, ancor più ai milanesi, per continuare a circolare con il proprio veicolo per un certo numero di km, andando incontro alle difficoltà che le limitazioni del Comune di Milano sull’Area B stanno creando», ha risposto a stretto diro di posta, l’assessore regionale all’Ambiente, Carlo Cattaneo, «Proprio per questo, abbiamo avuto un boom di richieste di installazione di scatole nere: nei primi 20 giorni di settembre oltre 22.000, il 150% in più rispetto a tutte quelle avute lo scorso anno». «Per quanto riguarda le installazioni – continua – abbiamo avuto difficoltà con un solo fornitore che è rimasto a corto di black box ed è già stato escluso dalle opzioni di scelta. Stiamo anche cercando di semplificare la procedura informatica si adesione, ma il vero tema oggi è riuscire a smaltire le richieste di installazione che continuano ad arrivare al numero di oltre 1.000 al giorno».

Quante auto fermerà Area B?

Intanto si fanno i conti su quante auto rischiano lo stop. Secondo i calcoli del Centro Studi di AutoScout24, lo stop fino ai diesel euro 5 riguarderebbe circa 165 mila vetture di proprietà (24,2% sul totale) in città, che arrivano a 483 mila se si considera l’hinterland (26,7%). Con le nuove restrizioni dell’Area B non possono accedere alle vetture Euro 0-1-2 benzina, Euro 0-1-2-3-4-5 diesel, Euro 0-1-2-3 a doppia alimentazione gasolio-GPL e gasolio-metano, con alcune esclusioni. A questi dati, che riguardano gli autoveicoli per trasporto persone, bisognerà poi aggiungere alcune fasce relative ai mezzi per trasporto cose, ciclomotori e motoveicoli e altre categorie di veicoli.

La situazione del parco circolante

Ma le applicate negli ultimi anni a Milano (Area C, Area B, ecc.) hanno avuto effetti? Secondo l’elaborazione di AutoScout24, il parco circolante resta datato, ma i risultati iniziano a vedersi rispetto alla media italiana. Nella città meneghina, infatti, nel 2021 il parco circolante, costituito da 678.839 autovetture, ha registrato rispetto all’anno precedente un calo di oltre 48.200 vetture di vecchia generazione (da Euro 0 a 4), rappresentando il 45,2% del totale circolante (nel 2019 era del 51,4%). Un dato nettamente inferiore alla media italiana (52,9%). Aumenta, invece, di quasi 48.500 il numero di auto con classe di emissione più recente (Euro 6), che passa dal 28,8% del 2019 al 36,4% del 2021. Sul fronte delle ibride ed elettriche, Milano è una delle città più virtuose sul territorio nazionale, con il 6,4% delle vetture circolanti sul totale (nel 2019 era del 2,8%), mentre a livello nazionale il dato è fermo al 2,9%.

28 Settembre 2022
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