Iran, la famiglia di Mahsa Amini denuncia gli autori dell’arresto
I genitori di Mehsa Amini, la 23enne morta in commissariato dopo essere stata fermata perché indossava male il velo, hanno presentato denuncia contro gli autori del suo arresto: a riferirlo il loro avvocato Nikbakht. “Io, insieme al mio collega Ali Rezaei, ho assunto la rappresentanza legale dei genitori di Mehsa Amini” e in un incontro di lunedì con l’investigatore speciale del caso, Shahriari, “abbiamo chiesto di condurre un’indagine necessaria e dettagliata dalle modalità di arresto al processo di trasferimento di Mahsa all’ospedale di Kasra e di fornire video e foto di tutti i momenti del suo arresto e della sua permanenza in ospedale. La polizia morale dovrebbe essere a nostra disposizione e dovremmo avere il diritto di avere accesso permanente al fascicolo”, ha aggiunto il legale della famiglia Amini, secondo quanto riporta la stessa agenzia Isna.
In Iran oltre 3 mila arresti
Il suo caso ha scatenato in Iran un’ondata di proteste duramente represse dalla polizia. Dall’inizio delle manifestazioni ci sarebbero stati più di 3mila arresti e secondo quanto riferisce l’organizzazione internazionale per i diritti umani Iran Human Rights 76 persone sarebbero state uccise negli scontri con la polizia. Tra queste c’è anche Hadis Najafi, la ragazza divenuta simbolo delle proteste dopo la pubblicazione di un video che la ritrae mentre lega pubblicamente i propri capelli biondi liberi dal velo: un chiaro segno di opposizione al regime degli ayatollah.
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