Proteste in Iran, 31 le vittime dopo la morte della 22enne Amini

Proteste in Iran, 31le vittime dopo la morte della 22enne Amini.   Almeno 31 civili sono stati uccisi in Iran dall’inizio delle manifestazioni di protesta scatenate dalla morte della giovane Mahsa Amini, mentre era detenuta dalla polizia della morale per non avere indossato correttamente il velo islamico. Lo ha reso noto oggi l’Ong Iran Human Rights (IHR) che ha sede ad Oslo. “Il popolo iraniano è sceso in piazza per lottare per i propri diritti fondamentali e la propria dignità umana (…) e il governo sta rispondendo a queste manifestazioni pacifiche con le pallottole”, ha denunciato il direttore della Ong Mahmood Amiry-Moghaddam.

Proteste in Iran, 31 le vittime dopo la morte della 22enne Amini

Amnesty International ha chiesto ai leader del mondo, riuniti in questi giorni all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, di appoggiare le richieste per la costituzione di un meccanismo internazionale e indipendente d’inchiesta che affronti il clima d’impunità dominante in Iran. Un’iniziativa del genere, ha affermato l’organizzazione per i diritti umani, è resa ancora più necessaria dalla morte, nelle mani della “polizia morale”, della 22enne Mahsa Amini e dalla repressione delle successive proteste, che ha causato almeno otto morti e centinaia di feriti. Amnesty International ha raccolto prove sull’uso illegale della forza da parte delle forze di sicurezza iraniane, che hanno impiegato pallini da caccia e di metallo di metallo, gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e manganelli per disperdere le proteste.