legge di bilancio
6:38 pm, 28 Settembre 22 calendario

Approvata la Nadef: nel 2023 il Pil crescerà solo dello 0,6%

Di: Redazione Metronews
Il Consiglio dei Ministri
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«Le previsioni economiche sono improntate, come per i precedenti documenti di programmazione, ad un approccio prudenziale. Anche in un contesto difficile come quello attuale esistono tuttavia margini perchè tali previsioni siano superate». È quanto si legge nella premessa della Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Nadef), scritta dal ministro dell’Economia Daniele Franco, che ieri è stato approvato dal Consiglio dei ministri presieduto da Mario Draghi.

La Nadef e i 6 trimestri di crescita

La Nadef, è stato ribadito più volte, delinea lo scenario a legislazione vigente senza definire gli obiettivi programmatici di finanza pubblica per il triennio 2023-2025. L’economia italiana ha registrato 6 trimestri di crescita superiore alle aspettative; le prospettive adesso risultano meno favorevoli «in ragione del marcato rallentamento dell’economia globale e di quella europea, principalmente legato all’aumento dei prezzi dell’energia, all’inflazione e alla situazione geopolitica».

Prospettive meno favorevoli

Per l’anno in corso, si prevede che il livello tendenziale del Prodotto interno lordo aumenti del 3,3%, dal 3,1% contenuto nello scenario programmatico del Def in aprile, grazie alla crescita superiore al previsto registrata nel primo semestre e pur scontando una lieve flessione del Pil nella seconda metà dell’anno. Inoltre, per effetto del positivo andamento delle entrate e della moderazione della spesa primaria sin qui registrati quest’anno, si prevede che l’indebitamento netto (deficit) tendenziale scenda dal 7,2% del 2021 al 5,1%, un livello inferiore all’obiettivo programmatico definito nel Def, pari al 5,6%. Anche il rapporto debito/Pil è previsto in netto calo quest’anno, al 145,4% dal 150,3% del 2021, con un ulteriore sentiero di discesa negli anni a seguire fino ad arrivare al 139,3% nel 2025.

Approccio prudenziale

Nel 2023 invece, a causa dell’indebolimento del ciclo internazionale ed europeo, la crescita tendenziale prevista scende allo 0,6% rispetto al 2,4% programmatico del Def di aprile; l’indebitamento netto tendenziale a legislazione vigente viene previsto al 3,4%, inferiore all’obiettivo programmatico del 3,9%. «Queste previsioni sono improntate, come per i precedenti documenti di programmazione, a un approccio prudenziale – si legge nella Nadef – e non tengono conto dell’azione di politica economica che potrà essere realizzata con la prossima legge di bilancio e con altre misure».

28 Settembre 2022
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