Prosegue fuga dalla Russia, ultimo giorno dei referendum

Prosegue la fuga dalla Russia. Sono circa 98 mila i russi fuggiti in Kazakistan da quando, mercoledì scorso, è stata annunciata la mobilitazione militare voluta dal Cremlino per far fronte alla guerra in Ucraina. «In questi ultimi giorni molte persone sono arrivate dalla Russia nel nostro Paese. La maggior parte di loro è costretta ad andarsene a causa di una situazione senza uscita – ha detto il presidente kazako Kassym Jomart Tokayev – dobbiamo prenderci cura di loro, garantire la loro sicurezza». Intanto le autorità della Georgia hanno escluso l’intenzione di chiudere il confine con la Russia per bloccare il flusso di cittadini in arrivo nel Paese caucasico in fuga dalla mobilitazione militare voluta da Putin. «Non abbiamo motivo di chiudere il confine», ha affermato il ministro georgiano dell’Interno Vakhtang Gomelauri. Il ministro ha affermato che i russi si recano in Georgia «da anni» e che Tbilisi non ostacolerà questo processo. Attualmente, entrano circa 10.000 russi al giorno nel Paese caucasico: «È circa il 40-45% in più rispetto a prima del 21 settembre (quando la Russia ha dichiarato la mobilitazione)». Secondo Gomelauri, inoltre, il 60% dei russi arrivati in Georgia «ha già lasciato il Paese» per altre destinazioni.

Fuga dalla Russia senza sosta

Intanto almeno 2.400 persone sono state arrestate in Russia nelle proteste scoppiate contro la mobilitazione voluta dal Cremlino per la guerra in Ucraina. Il dato è delle Nazioni Unite. Ravina Shamdasan, portavoce dell’ufficio per i diritti delle Nazioni Unite, ha anche espresso allarme: «Siamo profondamente turbati dal gran numero di persone che, a quanto riferito, sono state arrestate». Da parte sua il presidente russo, Vladimir Putin, ha parlato dei referendum per l’annessione alla Russia in corso nelle regioni ucraine occupate, sostenendo che hanno l’obiettivo di «salvare la popolazione» residente in quei territori. «Mettere in salvo le popolazioni di tutti i territori nei quali si tengono questi referendum è al centro dell’attenzione della nostra società e di tutto il Paese», ha affermato il leader russo in una riunione governativa, nell’ultimo giorno in cui si può votare. Secondo il ministero della Difesa britannico, il presidente russo Putin, che venerdì parlerà all’Assemblea federale, la sessione congiunta di entrambe le camere del Parlamento, potrebbe annunciare proprio in quell’occasione formalmente l’adesione dei territori occupati dell’Ucraina alla Russia. Il Consiglio della Federazione russa, ovvero la camera alta del Parlamento, potrebbe infatti votare l’annessione dei territori ucraini occupate il 29 settembre. Il giorno dopo è previsto l’intervento di Putin.