Milano
4:23 pm, 21 Settembre 22 calendario
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Saluto fascista, bufera sull’assessore La Russa

Di: Redazione Metronews
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È bufera sul neo assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa dopo la diffusione di un video nel quale fa il saluto fascista e si presta al saluto del “Presente” al funerale dello storico militante di estrema destra milanese Alberto Stabilini. Il video, che risale a lunedì scorso ha suscitato sdegno e proteste.

Appena scoppiato il caso, La Russa ha cercato di minimizzare, dichiarando al Corriere della Sera che non si trattava di saluto fascista, bensì del Presente: «No, no, quello non è il saluto romano, nessuno lì ha fatto il saluto romano. È stato fatto il presente che è un saluto militare a braccio teso. Non è che ogni volta che uno alza il braccio fa il saluto romano», ha spiegato, «Che poi presente e saluto romano coincidano, dipende dalle situazioni. Non è che ogni volta che uno alza il braccio risorge il pericolo fascista. Non capisco tutto questo scandalo».

Diversa la ricostruzione del partito di La Russa, Fratelli d’Italia, secondo il quale dal video «emerge con chiarezza che il movimento del braccio di Romano non ha nulla a che fare col saluto fascista, ma al contrario testimonia il suo invito ai presenti ad astenersi dal saluto. Basta verificare il movimento del suo braccio, peraltro assente durante le chiamate consecutive che comunque la Cassazione ha sancito non essere reato se effettuato in un funerale». Ammettendo implicitamente che di saluto fascista di trattava…

Fontana: «Valuterò»

«Sono comportamenti che non fanno parte del nostro modo di vedere», ha commentato in serata il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, «Noi sostanzialmente ai funerali preghiamo – ha aggiunto – e cerchiamo di esprimere solidarietà ai parenti rimasti». Con La Russa «non ho ancora parlato. Valuteremo: credo di non poter aggiungere altro». Rimuoverlo? «Nessuna richiesta mi è stata presentata. All’opposizione dico che, dopo aver parlato con lui, ne discuteremo e valuteremo tutto».

Immediate erano state le proteste delle opposizioni al Pirellone, che avevano chiesto a  Fontana di prendere posizione: «È un fatto molto grave – ha sottolineato il capogruppo del Pd, Fabio Pizzul -, non degno di un’istituzione democratica come la Regione Lombardia, pertanto chiediamo all’assessore La Russa di dissociarsi pubblicamente. In caso questo non avvenisse, ci attendiamo che sia il presidente Fontana a censurare il gesto del suo assessore, senza costringerci a depositare in Consiglio una mozione di censura contro La Russa». Sulla stessa linea il capogruppo regionale del M5s, Nicola Di Marco, secondo il quale «Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia hanno il dovere di intervenire immediatamente, dal momento che La Russa oggi rappresenta la Giunta regionale e di conseguenza la Lombardia». «Non è tanto un tema di pericolo democratico, quanto più il fatto che i cittadini sono stufi della politica delle baruffe, degli slogan e, come in questo caso, delle patetiche nostalgie fasciste», ha invece sottolineato Niccolò Carretta, consigliere regionale di Azione.

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21 Settembre 2022
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