Claudio Cecchetto
10:38 am, 19 Aprile 22 calendario
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Claudio Cecchetto festeggia i suoi primi 70 anni

Di: Redazione Metronews
Claudio Cecchetto
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Compie 70 anni oggi, Claudio Cecchetto, produttore discografico, disc jockey, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano. Cecchetto, che ha condotto svariate edizioni dei più importanti festival musicali italiani, dal Festival di Sanremo al Festivalbar, e numerose trasmissioni musicali italiane, nel corso della sua carriera ha fondato e portato al successo Radio Deejay e Radio Capital. Ed è conosciuto anche per essere stato il talent scout di numerosi artisti musicali e televisivi famosi, tra cui Linus, Gerry Scotti, Jovanotti, Fiorello, Amadeus, Nicola Savino, Marco Baldini, gli 883 (Max Pezzali e Mauro Repetto), Paola & Chiara, Sabrina Salerno, Sandy Marton, Tracy Spencer, Taffy, Via Verdi, Marco Mazzoli, Daniele Bossari, Fabio Volo, Leonardo Pieraccioni, DJ Francesco (Francesco Facchinetti) e i Finley.

Claudio Cecchetto si racconta su Rtl

Cecchetto, ospite questa mattina su Rtl 102.5 durante “Non Stop News” e ha parlato del suo compleanno importante ma anche della sua candidatura a sindaco di Riccione, dei suoi figli e della situazione degli ultimi due anni e della sua rivoluzione in radio.
«Non sono molto bravo a fare comizi. Semplicemente sto cercando di fare ciò che ho fatto nella vita da imprenditore, ovvero accontentare le persone. L’ho fatto nel privato, la grossa differenza era che nel privato prima devi fare le cose e poi hai i consensi, mentre nel pubblico prima devi avere i consensi e poi puoi fare le cose. Io godo nel vedere le persone felici, vivo di questo», ha raccontato Claudio Cecchetto. «Mi piacerebbe veder felice una comunità, oltretutto conosco Riccione particolarmente bene perché la frequento dagli Anni ’80. Ho fatto diverse cose, tra cui anche sposarmi lì. Sono legato alla città, un posto che mi ha portato molto fortuna, è una specie di restituzione: ridarle ciò che mi ha dato. Bisogna cercare di cambiare le cose, sono riuscito almeno penso nella radiofonia, vediamo un pò se succederà anche nel pubblico. Sono sempre alla caccia di talenti e non è detto che non esistano anche nell’amministrazione. Parliamo sempre di comunità che prima soddisfacevo con gli artisti e le radio, ora con i provvedimenti. È chiaro che ci vuole un’amministrazione ordinaria per un’amministrazione straordinaria».

A proposito dell’età che avanza

Dei 70 anni, invece, dice: «Non mi lamento. Le cose sono andate bene e se il buongiorno si vede dal mattino magari andranno anche meglio in seguito. Cerchiamo di mantenere questa costanza. Cosa mi immagino per i prossimi anni? Dalla società mi aspetto delle sorprese: speriamo che migliorino le cose soprattutto dopo questo periodo un pò grigio».
«Per quel che riguarda la sfera personale ho molte aspettative sui miei figli. Jody lavora da voi a RTL 102.5, seguo il suo programma e mi piace, spero che per lui sia una grande occasione e che lo faccia progredire sempre di più – racconta Cecchetto –. Per Leo spero che le cose gli vadano meglio, visto che ha velleità di cantante. Dove posso do una mano, anche se loro sono autosufficienti e la cosa mi fa tanto piacere».

Pensando al futuro, quindi, si pensa inevitabilmente ai propri figli. «Chiaramente. Sono sempre per dare pareri ai figli, lascio perdere i consigli. Se vogliono li seguono altrimenti facciano di testa loro. L’importante è fidarsi dei propri figli e io lo faccio».
Prima con la pandemia, poi con la guerra. Come sta vivendo Claudio Cecchetto questo ultimo periodo? «La vivo come penso la vivano tutti. Ancora non riesco a capire cosa ci trovino nella guerra, che è pessima. Non importano le ragioni, i perché, la guerra è una cosa pessima. Pensavo che fosse un ricordo da piccolo quando mi raccontavano della guerra, pensavo avessimo superato quei momenti lì. Mi intristisce un pò e spero che la politica possa intervenire e cambiare la situazione”, ha detto Claudio Cecchetto. “Vedo che anche chi fa la guerra esprime il suo dissenso, è logico, soprattutto adesso che sappiamo tutti che le armi sono arrivate ad essere molto pericolose per un Paese, per una nazione, non solo per una città. Il pericolo è che ci sia qualche pazzo che abbia intenzione di usarle».

19 Aprile 2022
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