Mariupol, «100 mila persone intrappolate»

Mariupol, «100 mila persone intrappolate». Nel 28esimo giorno di guerra non si ferma l’escalation militare in Ucraina, in attesa di possibili novità sul piano internazionale (domani 3 importanti vertici in Europa alla presenza di Biden –  G7, Nato e Consiglio europeo). Il presidente Volodymyr Zelensky spiega che i negoziati «sono difficili, ma continuiamo», incassando la replica del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov: le trattative, accusa, «sono difficili perché la delegazione di Kiev cambia continuamente posizione». Intanto la Polonia sta espellendo “45 spie russe che si fingono diplomatici”, ha annunciato il ministro dell’Interno polacco Mariusz Kaminski. “In modo assolutamente coerente e determinato, stiamo smantellando la rete dei servizi speciali russi nel nostro paese”, ha detto su Twitter. L’ambasciatore della Russia in Polonia, Sergei Andreev, ha detto che le accuse di spionaggio sono “infondate”, e ha annunciato che la Russia si riserva il diritto di prendere misure di ritorsione. Intanto Mosca e Kiev hanno concordato l’apertura di 9 corridoi umanitari per evacuare i civili intrappolati. Lo ha annunciato la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, sottolineando però che nessuna misura riguarda il centro di Mariupol, sottoposta a pesanti bombardamenti.

Mariupol, «100 mila persone intrappolate». Sequestrato convoglio

Sul campo, fonti della Difesa Usa avvertono che i russi sono entrati a Mariupol.  Quasi 100.000 persone sono intrappolate tra le rovine della città ucraina di Mariupol sotto l’inesorabile bombardamento russo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Decine di migliaia di residenti sono già fuggiti dalla città portuale meridionale assediata, portando testimonianze strazianti di un «paesaggio infernale gelido crivellato di cadaveri ed edifici distrutti», secondo quanto riporta Human Rights Watch. In un discorso video, Zelensky ha detto che più di 7.000 persone sono fuggite solo nelle ultime 24 ore, ma un gruppo che viaggiava lungo una rotta umanitaria concordata a ovest della città è stato catturato dagli occupanti.  

«In ostaggio anche 4 ufficiali e 11 autisti»

La vice primo ministro ucraina Vereshchuk ha fornito sui social maggiori dettagli sul sequestro : «Ci sono undici autobus – ha spiegato sui social- e due veicoli del servizio di emergenza statale che sono stati sequestrati a un posto di blocco russo all’ingresso della città di Mangush e portati via in una direzione sconosciuta. Gli occupanti hanno anche preso in ostaggio 4 ufficiali (del servizio di emergenza) e 11 autisti. Chiediamo al Comitato Internazionale della Croce Rossa e alle Nazioni Unite di fare tutto ciò che è urgente affinché la nostra gente sia liberata immediatamente», ha concluso Vereshchuk.