West di Rocky Mountains by Jacurti al Teatro Porta Portese
Quarantacinque anni prima dell’ok corral, 40 anni prima della battaglia del Little Big horn e dell’uccisione di Wild Bill Hickok e quasi 30 anni prima della guerra civile americana. È questo il West di Rocky Mountains. Il mondo dei cacciatori di castori per il commercio delle pellicce e quello dei Blackfeet, i Piedi Neri, accaniti guerrieri non solo contro i bianchi ma anche contro ceppi indiani come i Crow.
West di Rocky Mountains sulla ribalta
Rocky Mountains è un intenso western che sbarca a teatro scritto da Stefano Jacurti per la regia di Alessandro Iori con lo stesso Jacurti (trapper Joseph). E con Laura Ranghi ( Tesah, una squaw blackfoot) e Vincenzo Sartini (trapper Pierre, il francese).
Nello stesso anno di Alamo, il 1836, molto più a nord, lo scontro fra etnie per la caccia ai castori, diventa sempre più serrato. Rocky Mountains è un western cruento sul crepuscolo dei Mountain men che nella storia del West saranno sostituiti da cowboys e che affrontando la cultura dei nativi americani è pregno di tematiche attualissime che ancora oggi infiammano i social.
Sarà in scena al Teatro Porta Portese, a Roma il 4-5 febbraio, alle ore 21 e domenica 6 febbraio in pomeridiana alle 18.
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