Torino
12:56 pm, 3 Gennaio 22 calendario
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Cirio, riaperto hub vaccinale del Valentino

Di: Redazione Metronews
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TORINO – «Riaprire l’hub vaccinale del Valentino vuol dire innanzitutto dare testimonianza di una regione previdente». Lo ha affermato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in occasione della riapertura del maxi hub vaccinale del Valentino a Torino. «Questo – ha spiegato – è l’hub più importante di Torino e di tutto il Piemonte, arriverà a fare in questa prima fase duemila vaccinazioni al giorno, in un ambiente confortevole. Grazie alla Città della salute, che ha messo a disposizione l’organizzazione quotidiana del lavoro all’interno di questa struttura, noi potremmo continuare a vaccinare».

Cirio esalta l’importanza dell’hub vaccinale

«Questa struttura – ha aggiunto il governatore – dormiva, l’avevamo aperta a giugno per le vaccinazioni, adesso riapriamo quest’area. Accanto ci sono ci sono ancora le tende con gli impianti di ossigeno, quindi pronte ad una eventuale ondata di ricoveri». «Il Piemonte è tre punti superiore alla media nazionale per vaccinazioni – ha concluso Cirio – vuol dire che stiamo lavorando bene e soprattutto stiamo lavorando tutti insieme, convinti che il vaccino ci permetterà di ripartire senza fermarci più».

Per il presidente, Piemonte virtuoso

Secondo Cirio, «se il Piemonte diventa giallo fra le ultime regioni d’Italia vuol dire che il sistema vaccinale funziona. Non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo continuare a essere attenti, a usare la mascherina e ad avere tutte le accortezze, ma soprattutto dobbiamo vaccinare». E ancora: «Dobbiamo continuare a vaccinare le persone, ricordiamo che l’anno scorso in questi giorni avevamo 500-600 casi positivi al giorno e quest’anno ne abbiamo mediamente più di diecimila. A una lettura superficiale sembrerebbe che nulla ha funzionato. Invece guardiamo l’occupazione dei nostri ospedali e vediamo che è un quinto rispetto all’anno scorso». «Questo significa che il mondo sta vivendo, che il Piemonte sta vivendo, e quindi la socialità porta positivi appunto ma i positivi sono asintomatici per il 67-70% e soprattutto l’ospedalizzazione è molto al di sotto della soglia di attenzione. Tant’è che il Piemonte diventa giallo tra gli ultimi».

Cirio e la questione dell’obbligo

«Sull’obbligo vaccinale deciderà il governo, questa è una scelta che non spetta alle Regioni. Noi abbiamo adottato la scelta del “convincere è meglio del costringere”, di portare il vaccino alle persone e non le persone al vaccino», ha continuato Cirio, che ha aggiunto: «L’iniziativa fatta nelle località montane sciistiche di qualche giorno fa, che peraltro sarà ripetuta il 7 gennaio Bardonecchia, è anche una prova, noi cerchiamo di agevolare il più possibile le persone a vaccinarsi. Il sistema piemontese si sta dimostrando fortemente efficace, perché attraverso il meccanismo della convocazione da parte della Regione siamo riusciti a pre-allertare tutti coloro i quali avevano la scadenza del Greenpass e anticipare la convocazione in tempo utile. I cittadini credo che in questo modo si sentano presi in carico e tutelati, sono chiamati nel rispetto della priorità di anzianità, ma anche del documento amministrativo. Per cui nessuno rimarrà col Greenpass scaduto».

Garantire la scuola

Il presidente del Piemonte è intervenuto anche sulla scuola: «La scuola è un tema assolutamente delicato, noi vogliamo garantirla come abbiamo sempre fatto dal primo giorno della pandemia. La scuola è legata ai colori ed è legata agli automatismi che vengono previsti dal decreto del governo. Quindi attendiamo dalla riunione del Consiglio dei ministri prevista per il 5 gennaio di avere indicazioni chiare in questo senso».

3 Gennaio 2022
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