Fontana: «No a nuovi letti». Ma è boom di casi positivi

«Per il momento mi sembra che non ci sia necessità di ulteriori posti letto nelle terapie intensive, comunque la percentuale di occupazione è ancora abbastanza contenuta». Così oggi il presidente lombardo Attilio Fontana ha commentato la situazione dei contagi in regione. «Vediamo cosa succede – ha aggiunto -, credo che l’ultima risposta seria sia quella di accelerare sulla vaccinazione, sulla terza dose». Circa la pericolosità di Omicron, Fontana ha ribadito che «si tratta di aspetti scientifici che vanno valutati dagli scienziati». Intanto, sul fronte vaccini il Pirellone ha fatto sapere che sono state oltre 103 mila le dosi fatte martedì in Lombardia tra prima, seconda e terza dose.

Nel pomeriggio di oggi però si è registrato un rallentamento nelle operazioni di registrazione dei dati (e quindi delle somministrazioni) tra le 14.30 e le 15.10, che ha riguardato tutti gli hub. A Palazzo delle Scintille si sono registrate code fino a 300 persone. Idem negli altri hub. Per la Direzione Welfare del Pirellone la colpa sarebbe stata «dell’infrastruttura cloud di Microsoft su cui si appoggia la piattaforma per le prenotazioni dei vaccini gestita da Poste spa».

Fontana ottimista ma i contagi s’impennano

Un ottimismo, quello di Fontana, che però cozza con i dati di oggi, che recitano: 4765 nuovi positivi (non si registravano tanti contagi dal 27 marzo scorso) e 29 decessi. Il tasso di positività è salito al 3,5%, dal 2,2% di martedì. Sono 145 le persone ricoverate in terapia intensiva (-1) e 1189 quelle negli altri reparti (+4). I nuovi casi si concentrano soprattutto a Milano: 1.687 di cui 703 in città. Sono 542 a Monza e Brianza, 535 a Brescia, 480 a Varese, 303 a Como, 250 a Bergamo, 219 a Pavia, 156 a Mantova, 128 a Lodi, 90 a Cremona, 83 a Lecco, 54 a Sondrio.