Violenza sulle donne
12:00 pm, 24 Novembre 20 calendario

Violenza sulle donne Uscirne un percorso a ostacoli

Di: Redazione Metronews
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 ROMA Il percorso di uscita dalla violenza grazie ai servizi forniti alle donne dai Centri antiviolenza e dalle Case Rifugio può avere diversi esiti ed essere caratterizzato da fasi alterne – funzione sia del percorso individuale e della storia della donna sia del contesto socio-economico e relazionale in cui la donna è inserita – oltre che dai servizi ai quali la donna ha accesso e di cui
può fruire. La metà delle donne uscite dalle Case Rifugio nel 2018 (50,8%) ha concluso il percorso di uscita dalla violenza e il 7,8% ha lasciato la Casa per conclusione del percorso di ospitalità, facendo intravedere un esito positivo per circa 6 donne su 10. Al contrario, a riprova delle molteplici difficoltà incontrate nel percorso, il 21,8% delle ospiti ha lasciato la Casa Rifugio perché ha abbandonato il percorso (9,8%) o perché è ritornata dal maltrattante (12%).Sono i
 dati dell’Istat contenuti nella seconda edizione dell’indagine sulle Case Rifugio, effettuata tra il 2019 e il 2020 e riferita alle attività svolte nel 2018 per la protezione delle donne sopravvissute
 alla violenza.
La geografia
La percentuale di donne che sono uscite dalle Case Rifugio per conclusione del percorso di uscita dalla violenza è maggiore nelle Isole (68,8%) e nel Sud (57,9%) mentre la quota di donne che hanno finito il periodo di ospitalità è massima nel Nord-est (13,4%).  Tuttavia è sempre al Sud che si riscontra la più elevata percentuale di donne che hanno abbandonato il percorso (19,1%) e al Nord-est che sono ritornate dal maltrattante (16,9%).
Per capire e monitorare l’esito del percorso di uscita dalla violenza viene considerata la destinazione delle donne che escono dalle Case Rifugio. Questo dato fornisce indicazioni sia della capacità dei servizi territoriali e della rete istituzionale di offrire soluzioniche preludono alla piena autonomia abitativa e sia dell’esistenza e della relativa capacità della rete informale costituita da familiari, parenti e amici di accogliere la donna e accompagnarla nel percorso di
uscita dalla violenza.
 
 È infatti proprio l’autonomia abitativa presso case proprie o di familiari la destinazione prevalente delle donne che  hanno lasciato il Rifugio (58,6%); modalità più significativa per
 donne provenienti dalle Case delle Isole (89,2%) e del Sud (68,7%) e  meno per quelle del Nord-ovest (50%). Il ricorso all’invio ad altra Casa Rifugio è più alto nel Sud, dove riguarda il 12,7% delle donne che hanno lasciato la Casa Rifugio, nel Nord-ovest è più frequente l’invio ad altra struttura protetta (34,6%). Nessuna donna ospitata nelle Case Rifugio delle Isole ha trovato invece accoglienza in queste strutture. Le Isole sono caratterizzate dala percentuale più alta (89,2%) di donne indirizzate all’autonomia abitativa fornita dal Centro antiviolenza o dalla rete territoriale antiviolenza.
 

24 Novembre 2020
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