Sergio Cammariere
6:03 am, 11 Dicembre 18 calendario

«Ogni mio brano è un quadro intimo»

Di: Redazione Metronews
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ROMA «La mia vita artistica è legata principalmente a tutte quelle persone che seguono i miei concerti da anni, al pubblico che compra i miei dischi. Chi mi conosce sa che ho fatto una lunga gavetta, i miei sostenitori mi considerano un artista che dal vivo riesce a esprimere il meglio della sua essenza musicale. All’Auditorium so che arriveranno da nord e sud per essere presenti, sono persone che appartengono alla cosiddetta famiglia allargata, percepiscono più in profondità le sfumature del nostro live». Parola di Sergio Cammariere, firma tra le più autorevoli della canzone italiana, venerdì ore 21 al Parco della Musica col suo quintetto.
Cammariere, com’è cambiato nel tempo il suo rapporto con la musica?
«È in continua crescita, cambia come i tempi che stiamo vivendo. Siamo nell’epoca delle piattaforme digitali e anche il suono in generale è cambiato molto. Ciò nonostante entro breve pubblicherò il mio 10° album da cantutore, che conterrà 11 inediti. Manca poco».
Il suo ultimo progetto, “Piano”, è un album per piano solo…
«È un disco in cui provo a trasmettere la mia conoscenza musicale e spirituale, solo io e il mio piano. Canzoni senza parole. Ogni brano un quadro, intimo, sincero, profondo. Un atto necessario perché in molti lo aspettavano, ma anche un’esigenza personale, ho sempre inserito nei miei album brani strumentali».
Cosa pensa della situazione musicale del nostro paese e del moltiplicarsi di talent?
«La musica è arte del divenire, anche se le nuove tendenze esprimono un linguaggio diverso dagli archetipi a cui eravamo abituati. La canzone d’autore vive un momento di stasi, nelle classifiche di vendita convive a fatica con le nuove espressioni. I talent m’incuriosiscono ma non mi appassionano. Preferisco cercare e ascoltare sul web la musica indipendente, quella fuori dagli schemi dettati dal sistema. Meno narrativa televisiva e più sostanza».
 
 
 
STEFANO MILIONI

11 Dicembre 2018
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