James: È guerra nel mondo contro poveri e bambini

ROMA «C’è una guerra in corso in America e nel mondo, contro i poveri, la gente di colore, le donne, i migranti e i bambini innocenti». Parola di José James, una delle voci di riferimento della scena black contemporanea, in concerto martedì 8 novembre – prima volta nella Capitale – al Monk. Nato nel 1978 a Minneapolis, con una solida formazione jazzistica alle spalle, James ha conquistato l’attenzione di critica e pubblico già con il suo primo album The dreamer, pubblicato nel 2008.
A colpire è stato il suo personale e modernissimo approccio al jazz, in cui l’improvvisazione diventa soul e l’hip hop, con la sua metrica fra le righe, scandisce il ritmo. La sua consacrazione risale al 2013, anno dell’uscita di No beginning no end, album che lo catapulta sulla ribalta mediatica.
Arriva a Roma, dopo i sold out della scorsa primavera a Bologna e Milano, per presentare il suo nuovo lavoro discografico Love in time of madness, un album che parla dell’America contemporanea, che denuncia la «brutalità della polizia contro la comunità nera» e riflette sul «valore della vita umana e dell’amore».
Sarà in scena con il grande batterista Nate Smith.
 STEFANO MILIONI