Smart city
11:57 am, 21 Ottobre 16 calendario

Città smart: Milano regina Il Sud è distaccato

Di: Redazione Metronews
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Milano era e resta la prima città smart d’Italia, Bologna è la seconda e Venezia la terza, scalzando Firenze che scende al quarto posto. Mentre migliora Torino che passa dall’undicesimo al sesto posto. Il Sud sempre in fondo alla classifica, con Cagliari che fa capolino. Ecco il podio delle smart city fotografato da ICityRate2016. Ma che significa essere una città smart? Sono 7 i temi scelti che riassumono 104 indici (l’anno scorso erano 84): economy, living, environment (cioè ambiente), people, mobility, governance e legalità. In sostanza è un modo di misurare la città secondo parametri che vanno dalla capacità di accoglienza dei flussi migratori all’attrazione di cervelli e di finanziamenti europei, generare imprese innovative, possibilità di e-commerce, rendere disponibili i dati pubblici, garantire adeguati livelli di sicurezza, oltre ai più “classici” indici di mobilità e di verde urbano e aree attrezzate. Le due principali città d’Italia, Milano e Roma, sono distanti: Roma è solo 21ma. Tanto che l’assessore all’innovazione del Comune di Roma Flavia Marzano ha lanciato un “ponte”: «Più che rimarcare le distanze, occorre trovare forme di collaborazione con il Nord», ha detto. Milano è il luogo con la maggiore intensità brevettuale, la principale sede di imprese di grandi dimensioni, e ha visto nascere negli ultimi anni il maggior numero di Fablab e maker space. Gli artigiani digitali scelgono Milano: un modello che si realizza attraverso la concessione di spazi, il sostegno economico a progetti e imprese, la creazione di reti di innovatori e la definizione di nuove ed articolate politiche urbane. Comunque, in questo settore, Roma è seconda, consolidando l’indice di disponibilità del credito e l’incidenza di laureati sul numero di occupati e attrarre finanziamenti europei legati alla ricerca e all’innovazione. Torino eccelle per la mobilità sostenibile ma ha come punto debole il troppo smog. Per quanto riguarda l’ambiente, nessuna tra le grandi città compare ai primi posti. Solo piccoli o medi centri.
Ma ora in classifica fa capolino il Sud
Il Sud è ancora lontano dalla “top ten”, ma la distanza si è ridotta. A partire da Cagliari, la prima città del meridione (che sale di 6 posizioni rispetto al 2015) grazie a un miglioramento significativo in diverse aree (People, Governance, Living e Legalità), per continuare con Matera (+12), Pescara (+5), Bari (+4), Lecce (+5), Oristano (+1), Potenza (+2). Appare, inoltre, tra le prime 15 città del Sud, anche una città siciliana: si tratta di Siracusa, che sale di ben 16 posizioni superando Palermo e Catania migliorando in dispersione idrica, equilibrio occupazionale di genere, accessibilità degli istituti scolastici, la bassa presenza di giornalisti e amministratori minacciati. La crescita del Sud sopperisce alle carenze infrastrutturali attraverso dinamiche che afferiscono al capitale sociale, con esperimenti di innovazione sociale che vengono messi a sistema.
STEFANIA DIVERTITO
 

21 Ottobre 2016
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