Smart city
8:53 pm, 17 Ottobre 18 calendario

Smart City, vince Milano Sul podio Firenze e Bologna

Di: Redazione Metronews
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Milano Milano, Firenze, Bologna. Questo il podio delle città più “smart” d’Italia, secondo il rapporto ICity Rate 2018 di FPA, in cui è stilata la classifica delle smart city italiane tra 107 comuni capoluogo. Torino è sesta, Roma quindicesima. Milano, con un punteggio di 640,2, si assesta prima per il quinto anno consecutivo, con un distacco di quasi venti punti da Firenze, seconda classificata con 621,6 punti. Milano, secondo il rapporto, eccelle negli ambiti di solidità economica, ricerca e innovazione, lavoro, attrattività turistico-culturale, anche se fa registrare ancora un ritardo nelle dimensioni ambientali, come il consumo di suolo e territorio – solo 76ma nella classifica – e qualità dell’aria e dell’acqua, in cui segna solo il 96esimo posto. Firenze ha battuto di pochissimo Bologna, aggiudicandosi il secondo posto. Il capoluogo toscano si distingue sui fronti attrattività turistico-culturale e trasformazione digitale, grazie ai quali è in prima posizione; Firenze si colloca, peraltro, fra le prime città per mobilità sostenibile, stabilità economica, istruzione, lavoro, partecipazione civile ed energia. Bologna, con i suoi 620 punti invece, conferma la sua leadership negli ambiti del lavoro, dell’energia e governance e partecipazione civile e guadagna un ottimo posizionamento per trasformazione digitale, istruzione, ricerca e innovazione ed inclusione sociale.
«Dal rapporto ICity Rate 2018 emerge quanto sia cruciale il ruolo del capitale umano nel determinare il posizionamento complessivo delle città – ha dichiarato Gianni Dominici, direttore generale di FPA – le tre città leader nella classifica generale, Milano, Firenze e Bologna, infatti, lo sono anche negli ambiti trasformazione digitale e lavoro, e si collocano al vertice anche nelle dimensioni istruzione, attrattività turistico-culturale e partecipazione civile, risultati che in parte riflettono e in parte determinano il loro superiore dinamismo. D’altra parte, però, è altrettanto chiaro che la sostenibilità sia un obiettivo ancora lontano per le città italiane, anche per quelle più avanzate nello sviluppo della smart city, che appaiono in difficoltà nella gestione e conservazione della qualità dell’aria e dell’acqua, dei rifiuti e del territorio. Le città leader devono perciò impegnarsi maggiormente su questi versanti – ha concluso Dominici – dove nei prossimi anni saranno proprio le nuove tecnologie basate sull’elaborazione e l’utilizzo dei dati prodotti dagli strumenti di sensoristica intelligente a offrire nuove opportunità di governo responsabile e rispondente».

17 Ottobre 2018
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