Travaglio: Slurp per criticare e diffidare del potere

ROMA Dopo il successo dello scorso anno, Marco Travaglio torna da mercoledì sera e fino al 16 ottobre sul palco del Vittoria col suo fortunato Slurp (per la regia di Valerio Binasco).
Castigare mores ridendo: è l’unico modo per stigmatizzare i mali del Paese?
Di sicuro è il più efficace quando si tratta di argomenti importanti, come la piaggeria mostrata da certa stampa verso persone che han rovinato l’Italia. Bisogna criticare i potenti quando sono al potere non a danni fatti.
Esiste una cura per guarire l’ipocrisia dei mass media?
Usare il ridicolo, perché spinge la gente a indagare sulle cose e a diffidare degli ipse dixit con i quali spesso si fa informazione.
Ha incontrato difficoltà nel ruolo di giornalista sulla scena?
No, anzi. Mi piace utilizzare un linguaggio differente dalo solito: mi permette di avvicinarmi molto di più alla gente.
Il futuro del giornalismo?
Io sono ottimista. Il nostro è un lavoro di grande importanza. Ma bisogna farlo bene, con coscienza, suffragando le proprie argomentazioni con delle prove, non limitandosi a sparare a zero come fanno molti.
 
DOMENICO PARIS