Hillary-Trump 1-0 d’un soffio
Lo confesso: a me, alla fine, pareva un match pari: non uno 0 a 0, per carità, ché gol ne avevano segnato entrambi, ma un bel 2 a 2 senza biscotto. E lo stesso giudizio avevo captato, via twitter o in presa diretta, da colleghi e commentatori autorevoli ed esperti. Invece, i sondaggi hanno subito detto che il pubblico americano ha decretato una larga vittoria per Hillary Clinton, forse abbacinato dal rosso vistoso del suo completo, non sufficientemente bilanciato dal blu elettrico della cravatta scelta da Donald Trump.
Il primo dibattito in diretta televisiva fra i candidati democratico e repubblicano a Usa 2016 premia la secchiona, che si presenta preparata e tiene a freno i nervi, e punisce l’istrione, che improvvisa e man mano va fuori giri. Ma la vittoria di Hillary è ai punti, non è un ko: Donald ha ancora due occasioni per rovesciare il verdetto.
I due rivali si sono presentati sul palco della Hofstra University, a Hempstead, Stato di New York, con una stretta di mano al centro della scena: più sicuro di sé lui; misurata nei movimenti e un po’ ‘ingessata’ lei. Poi, via al match, seguito da una platea stimata cento milioni di telespettatori. Il 4 ottobre ci sarà il il confronto fra i vice. Il 9 ottobre, la formula dell’incontro con i cittadini che pongono domande. Il 19 ottobre, il terzo e ultimo dibattito.
Partiti senza affondare i colpi, i due candidati alla Casa Bianca hanno finito con prodursi in attacchi anche personali: più presidenziale e controllata la democratica, inizialmente più aggressivo e assertivo il repubblicano. Trump procede per affermazioni categoriche, la Clinton s’attiene ai fatti. La discussione è partita dall’economia ed è poi passata alla sicurezza e alla politica estera.
Diversi su tutto, i due candidati hanno avuto scambi vivaci. Donald afferma che Hillary “non ha la tempra” per essere presidente; lei replica che lui “insulta le donne” e le minoranze. Trump le rimprovera di non avere pubblicato le sue mail di quando era segretario di Stato; Hillary suggerisce che lui nasconda qualcosa, rifiutandosi di pubblicare la dichiarazione dei redditi. ”Donald mi critica perché mi sono preparata a questo dibattito. Sapete per cos’altro sono preparata? Sono preparata per essere presidente”; “Io ho un carattere vincente, tu no”.
GIANPIERO GRAMAGLIA
giornalista
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