Salone del Libro Torino più lontana

TORINO La possibilità di mantenere a Torino un presidio importante per il futuro Salone del Libro è sempre più sfumata. Ieri mattina infatti al tavolo interistituzionale che sta cercando di creare una manifestazione unica tra Milano e il capoluogo piemontese, è arrivato un documento dell’Associazione italiana degli editori (Aie), inviato a tutti gli associati, in cui era richiesto di rinunciare a Torino in favore di Milano.
Una decisione mal digerita a Roma dove erano riuniti i rappresentanti dei ministeri della Cultura e dell’Istruzione, assieme a Massimiliano Bray (per la torinese Fondazione del Libro) e Renata Gorgani (per la milanese Fabbrica del Libro).
L’Aie in serata ha precisato: «Il dialogo con Torino ci risulta ancora aperto e lo sarà fino all’incontro di domani (oggi, ndr) con il Ministro Franceschini. L’Aie ha presentato una proposta articolata che tiene conto, come hanno chiesto i ministri, dell’intera filiera del libro. L’obiettivo è creare una grande manifestazione che possa coinvolgere tutti i sette milioni di lettori della Lombardia e del Piemonte e attrarre pubblico e professionisti da tutto il Paese. Un grande e unico evento che veda ogni luogo valorizzato in una sua specificità».
Un comunicato che non smentisce il “diktat” agli editori (molti dei quali vorrebbero il Salone confermato a Torino). Oggi dovrebbe essere il giorno decisivo per capire quale sarà la nuova Capitale italiana della lettura, l’attesa a Roma presso il Mibac, alla presenza del ministro Dario Franceschini resta altissima.
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