Maurizio Guandalini
6:14 pm, 15 Maggio 16 calendario

Vogliamo un fisco dal volto umano

Di: Redazione Metronews
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Il fisco dal volto umano. Con queste parole  la capa dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi,  delinea un futuro senza più vessazioni, agguati, paure, ansie per chi, incorrendo in errori involontari, non ha dichiarato quisquilie e pinzillacchere (a quanto ammonta questa modica quantità non dichiarata errando?). Ma qual è la vera faccia del fisco? E’ quella del ‘lato oscuro dell’accertamento’, incipit misterioso dell’Orlandi, oppure è quella del ‘volemose’ bene, un buffetto e a casa con le pive? All’Agenzia delle Entrate le frequenze sono disturbate. E le colpe non sono di chi è appena arrivato alla guida del moloch. Il fisco amico, per noi, è un fisco rigoroso ma comprensivo. Il personale dell’Agenzia non è stato allenato a questo. A essere elastico. A venirti incontro. A prevenire piuttosto che punire. È nel “fis(i)co del ruolo” dell’Agenzia,  l’interfaccia con il bastone in mano, che non ti lascia scampo: o così o pomì. Guai a discutere, a controbattere, a  lasciar correre piccoli equivoci senza importanza.
Risma di carta in spalla e il contribuente sprofonda nella via crucis del girone infernale per dimostrare le sue ragioni; file chilometriche negli uffici (andare di persona perché smacchinare con la posta certificata o la mail d’ordinanza non serve a nulla), funzionari che fanno muro,  in trepida attesa del rumore della strisciata del bancomat a saldo dell’f24 di turno. Per carità non ovunque è così, ma il meritorio lavoro fatto dagli amici di  Striscia la Notizia, ha dimostrato, attraverso  centinaia di segnalazioni provenienti da tutta Italia, che l’Agenzia delle Entrate mandava, a estuario, avvisi di pagamento salati con valutazioni, d’ufficio, su immobili e appezzamenti di terreno senza recarsi di persona – come volevano i contribuenti vessati –  ad accertare il valore reale, opponendo puntigliosi aut aut (o paghi, o paghi), senza sentire ragioni: questo è il Fisco di cui non vorremmo più sentir parlare.
È il fisco al quale chiediamo di cambiare tout de suite (e dalle recenti disposizioni del ministero e circolari dell’Agenzia è stato bloccato l’andazzo denunciato da Striscia, testimoniando, di fatto, tutte le ragioni del tg di  Antonio Ricci).  Il fisco dal volto umano, il fisco amico, il fisco che dà una carezza e non un pacco che ti rovina l’esistenza. E’ da scaraventare in soffitta un retaggio culturale, un format, un modello piramidale che non ha più ragion d’essere soprattutto se gli sforzi saranno finalizzati a scovare i furbetti, e i furboni, delle grandi evasioni. 
MAURIZIO GUANDALINI, economista e giornalista

15 Maggio 2016
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