L’incubo Outcast sta per invaderci

TV Roma ha ospitato mercoledì l’anteprima europea di “Outcast”, serie horror che vedremo a giugno su FOX in prima assoluta creata da Robert Kirkman, autore di fumetti e produttore di “The Walking Dead”. Al posto degli zombie, qui i protagonisti devono vedersela con il diavolo in persona, il quale ha decisamente un debole per Rome, anonimo paesino dall’esorbitante tasso di possessioni demoniache. Mentre Kyle Barnes – un uomo che per tutta la vita è stato circondato da eventi soprannaturali – e il reverendo Anderson lottano per salvare anime, altri, come Giles, rappresentante della legge, affrontano l’epidemia da un punto di vista più pragmatico.  Chief Giles ha il volto di Reg E. Cathey – “l’uomo delle costolette” di “House of Cards” – che per questa parte non ha neanche fatto l’audizione. «Robert mi voleva a tutti i costi», ha rivelato, e per lui ha cambiato l’etnia del personaggio, originariamente bianco.
Giles è «uno dei pochi che non perde la testa in mezzo a tanta follia»; Reg stesso non crede nelle possessioni: «Il diavolo se ne sta alle Bahamas a bere cocktail da un pezzo, perché gli uomini compiono tranquillamente il male da soli».
Cathey, attore di cult americani come “The Wire” – la serie preferita di Obama – che  aveva già visitato l’Italia da bambino («Finalmente ci sono tornato da adulto, senza divieto ai minori e… mi sto divertendo tantissimo!»), ha spiegato che «l’horror è spesso metaforico: gli zombi sono così popolari al cinema e in tv perché hanno incarnato via via timori epocali, dall’immobilismo sociale al comunismo».
E i demoni di Outcast? «A me fanno immediatamente pensare a Donald Trump…!», ha commentato ironicamente.
LORENZA NEGRI