Batman vs Superman
8:05 pm, 29 Marzo 16 calendario

Ora Lois Lane non pensa più all’Oscar

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Quattrocentoventi milioni di euro raccolti nel mondo al primo weekend in sala. Basta questa cifra per capire il fenomeno “Batman vs Superman: Dawn of Justice”, il seguito di “Man of Steel” del regista Zack Snyder, che contrappone L’Uomo pipistrello (Ben Affleck) e L’Uomo d’acciaio (Henry Cavill). In mezzo a loro, l’immancabile Lois Lane, che come nel primo film, ha le sembianze della 41enne Amy Adams, la diva meno diva di Hollywood. Sì, perché questa attrice nata in Italia da genitori statunitensi nel curriculum vanta: cinque candidature all’Oscar (ma nessuna vittoria), due Golden Globes (l’ultimo per “Big Eyes” di Tim Burton), 46 riconoscimenti minori. La Adams, inoltre, è stata scelta da MAx Mara come testimonial mondiale.
Signora Adams, cosa ha imparato su questo set che ha definito “molto complicato”…?
Per prima cosa che Gotham City e Metropolis sono geograficamente vicinissime… Mi ricordo che Zack (Snyder, il regista) ha dovuto disegnarmi tutta la mappa! Anche perché per lo più abbiamo recitato in uno studio vuoto davanti a un mega schermo verde… e non è che fosse tutto chiarissimo!
Dovrebbe essere abituata ormai al green screen…
È vero, ci ho lavorato moltissimo… Anche il mio ultimo film, “Story of Your Life” di Tom Ford, ho parlato per ore a uno schermo verde. Diciamo che creare nuovi mondi è parte integrante del lavoro di un attore, e che con il green screen arrivi all’ennesima potenza.
Ora che DiCaprio ha finalmente vinto l’Oscar, lei dovrebbe essere la prossima della lista… A Hollywood gira un sondaggio che la vede in testa come la più meritevole di una statuetta!
Veramente? Prima della lista? Grazie, ma mi vengono in mente tanti colleghi più meritevoli, come  Annette Bening o Glenn Close! Tuttavia sono onorata.
Ma lei ci pensa mai al vecchio Oscar?
Non più. Ormai ho accettato il fatto che probabilmente non lo vincerò mai. Comunque non è per questo che lavoro, tuttavia, se impazzissero e me lo assegnassero, certamente non lo ridarei indietro! NED EHRBAR, Metro world news

29 Marzo 2016
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