Comunali: la crisi a destra è nazionale

ROMA Ancora una volta Roma e le elezioni comunali diventano lo specchio della politica nazionale. La lotta per imporre il candidato di centrodestra ieri si è tradotta ancora di più nella battaglia per la leadership nazionale, con l’ex Cavaliere arroccato sulla candidatura di Guido Bertolaso e il leader Leghista Matteo Salvini che, sulla corsa al Campidoglio di Giorgia Meloni ha dichiarato: «Non arretriamo di un millimetro», lasciando sullo sfondo i problemi della città.
Silvio Berlusconi, dai microfoni di Rtl 102.5 ieri ha detto senza tanti giri di parole che il caso Roma mette in discussione l’alleanza nazionale di centrodestra tra Fi, Lega e Fdi.  E su Bertolaso ha detto: «È il numero uno in fatto di emergenze. E mi spiace per gli altri, ma se avrà modo di farsi conoscere dai romani da qui al giorno del voto, vincerà al primo turno. E Giorgia non ha rispettato la parola data». Di fatto l’ex premier ha avviato così la sua personale discesa in campo per sostenere l’ex capo della protezione civile, che proseguirà spendendosi in prima persona con interviste a radio e tv locali e presentandosi assieme al candidato ai comizi e agli appuntamenti in strade e piazze.
Dall’altro lato resistono Salvini e Giorgia Meloni, che ieri hanno rinviato la conferenza stampa congiunta alla Camera sulla candidatura della leader di Fdi in segno di lutto per le giovani vittime italiane dell’incidente in Spagna. Ma la Meloni ha comunque lanciato un appello al leader di Fi: «Sia io che Matteo Salvini vogliamo ricucire con Forza Italia, ma non dipende solo da noi. Bertolaso non ha presa sui romani, ma con il suo curriculum e la sua esperienza sarei pronta da subito a fare un ticket con lui» ha detto dai microfoni di Canale 5.
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