Raffaello e Perugino, Sposalizi a confronto

MILANO Un confronto straordinario tra due caposaldi della storia dell’arte. Dal 17 marzo al 27 giugno alla Pinacoteca di Brera “Lo sposalizio della Vergine” di Raffaello, una delle opere simbolo della Pinacoteca milanese e “Lo sposalizio della Vergine” del Perugino, proveniente dal Musée des Beaux-Arts di Caen, saranno per la prima volta nella storia fianco a fianco. 
Il confronto tra la pala del Perugino e il quadro di Raffaello, di identico soggetto e accomunati da molteplici legami, appare in tutti i libri di storia dell’arte, ma fino ad ora non è mai stato realizzato “dal vero”.
È un’occasione irripetibile per narrare, anche grazie alla presenza di un “terzo incomodo”, la tela di Jean-Baptiste Wicar che nel 1825 sostituì il dipinto del Perugino sottratto dalle razzie napoleoniche alla cattedrale di Perugia,  non solo un dialogo tra maestro, il Perugino,  e allievo, Raffaello, ma anche un frammento poco noto di quell’intreccio italiano tra orgoglio civico, identità municipali e religiose, che spiega tanta parte del nostro patrimonio artistico. 
È il primo dei dialoghi proposti dalla Pinacoteca di Brera e dal suo direttore James Bradburne  per l’avvio di un riallestimento progressivo delle sale che in tre anni coinvolgerà l’intero circuito del museo con nuovi testi di sala, didascalie più articolate, illuminazione e colore delle pareti. 
Le prime sale coinvolte – e dipinte di un bellissimo colore rosso porpora – sono la XX, XXI, XXII e XXIII – in cui il visitatore sarà accompagnato da commenti chiari e di agile lettura e condotto, a poco a poco, davanti a Raffaello e al suo ospite temporaneo (sala XXIV). 
Per l’occasione, il giorno dell’inaugurazione della mostra, il 17 marzo, il museo resterà aperto con ingresso gratuito dalle 8,30 alle 19,15.
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