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5:05 pm, 10 Novembre 15 calendario

Apocalisse smog, la Cina chiude autostrade e aeroporti

Di: Redazione Metronews
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 CINA. Gli ecologisti parlano di un “quadro apocalittico”. Il Nord della Cina, infatti, è ricoperto da una coltre di smog con livelli di polveri pericolose oltre 50 volte oltre i massimi consigliati dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms); ed è un record anche per i livelli di inquinamento, notoriamente abnormi, della Cina. Le cifre più alte mai registrate al mondo. Tanto che, con una visibilità a 500 metri, sono stati cancellati voli e chiuse autostrade. A Changchun, capitale della provincia di Jilin, lo smog è così pesante da rendere invisibili gli edifici. I livelli di PM2,5, le minuscole particelle considerate le più pericolose per la salute, hanno raggiunto gli 860 microgrammi per metro cubo nella città, che conta 8 milioni di abitanti (il massimo raccomandato dall’Oms è una media di 25 microorganismi in 24 ore). Nella città di Shenyang da domenica uscire di casa o, peggio, praticare attività all’aperto è  «estremamente pericoloso per la salute». Il picco è stato raggiunto nel primo giorno di accensione degli impianti di riscaldamento domestici della provincia nordorientale del Liaoning, che come per la gran parte del Paese dipendono ancora dal carbone. Le autorità locali hanno ordinato alle fabbriche di tagliare la produzione nei giorni di allarme rosso. 
E se si riportasse lo smog in Cina ai livelli del 2008?
Ridurre l’inquinamento atmosferico delle grandi aree urbane cinesi,  raggiungendo il livello delle Olimpiadi di Pechino del 2008, potrebbe  prevenire circa 900mila decessi cardiovascolari legati agli livelli di smog entro il 2030. È la previsione di uno studio presentato in anteprima al congresso dell’American Heart Association. In occasione dell’evento olimpico il governo cinese decise di chiudere fabbriche, cantieri e limitare il traffico  automobilistico. Se le autorità riuscissero a  portate i livelli di polveri sottili ai dati raggiunti durante le Olimpiadi nei prossimi 10 anni sarebbe possibile tagliare tra il 2015  e il 2030 le vittime di infarto del 2,7% e le malattie cardiache del  7,2%. Questo porterebbe a prevenire 304 mila morti per infarto e 619 mila decessi per malattie del cuore e far guadagnare 4,2 milioni di  anni vita nelle aree urbane della Cina. 
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10 Novembre 2015
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