Maurizio Baruffaldi
4:00 pm, 8 Novembre 15 calendario

Se Gesù Cristo non è religioso

Di: Redazione Metronews
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OPINIONE. Sabato mattina, panetteria della zona, gente che si vede spesso senza conoscersi. Si sta parlando del Papa e la padrona di casa e di cassa mi coinvolge. Rispondo che mi piace, anche se non sono credente. Mi guarda incredula, forse offesa, e mi dice d’istinto: “Ma si deve, credere!”. Credere, per lei, è un dovere. Infatti. Le mie due figlie sono state spesso le uniche esonerate dall’ora di Religione: la quasi totalità delle famiglie italiane si professa, o vuole apparire cattolica e io, agli occhi di chi vende quelle michette fragranti, non sono più lo stesso uomo. Avrei opposto volentieri dei fatti, al dogma, ma non avevo ancora letto lo studio pubblicato il 5 novembre sulla rivista scientifica “Current Biolog”, condotto dal dipartimento di Psicologia dell’Università di Chicago e finanziato dalla Jhon Templeton Foundation (organizzazione di ispirazione cristiana che deve aver sborsato parecchio,  fiduciosa dei risultati). La ricerca sonda il legame tra educazione religiosa e comportamenti prosociali, su tutti l’altruismo. Coinvolti 1.170 bambini dai 5 ai 12 anni, di sei paesi diversi, cresciuti in famiglie non religiose, cristiane, musulmane. I risultati, spiegano i ricercatori, «sfidano la tesi per cui la religione sia di vitale importanza per lo sviluppo morale, e supportano l’idea che la secolarizzazione (vedi: diminuzione dell’influenza delle autorità e del pensiero religiosi) non diminuirà la bontà umana ma farà esattamente il contrario». I figli di famiglie cristiane, e in misura ancora maggiore musulmane, sono risultati più intransigenti e meno generosi. Le prove dello studio li hanno dimostrati propensi alla punizione. Dovesse tornare a farsi un giro il bistrattato Gesù, scoprirebbe che a seguirlo sarebbe soprattutto chi non gli crede.
MAURIZIO BARUFFALDI, giornalista e scrittore
 

8 Novembre 2015
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