Michael Douglas
7:27 pm, 8 Luglio 15 calendario

Douglas, dopo Gekko torna a fare il cattivo

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Invece di Wall Street il deserto del Nevada; invece dei soldi, le armi, ma Michael Douglas entra nei panni di un rapace cattivo e senza scrupoli allo stesso modo. Ieri era “Wall Street”, oggi è “Beyond The Reach’”  (by Jean-Baptiste Leonetti, al cinema dal 15 luglio) storia della  caccia a un uomo nudo e a piedi scalzi da parte di un sadico con auto e armi nel bel mezzo del deserto.
Mr. Douglas, perché ha detto che  il protagonista di questo “The Reach” somiglia al Gordon Gekko?
Da subito l’ho visto come una specie di  Gordon della West Coast, come quello è un vincente, un uomo che si è fatto da solo e che su questo basa la sua arroganza. Ama la sua grande auto, il suo grande fucile, è un cacciatore che colleziona trofei e l’uomo che insegue è per lui come un animale da cacciare. È un uomo che pensa che tutto si possa comprare con i soldi.
L’antagonista, interpretato da Jeremy Irvine, invece, crede nell’amore. Nella vita reale sarebbe un vincente?
Nella realtà i soldi servono, ma dell’amore non si può fare a meno.
Questi da cattivo sono i ruoli che lei ama?
Da sempre. Sono ruoli che hanno una grossa presa sullo spettatore, qui in più ho avuto un set spettacolare. Il regista si è ispirato a “Duel” e io mi sentivo davvero rilassato: il mio cacciatore senza scrupoli si muoveva in mezzo al deserto senza alcun senso di colpa.
Cosa pensa dell’uso che delle armi si fa negli Stati Uniti?
Sono un pacifista. Rispetto i cacciatori, ma non vedo le ragioni per cui un civile debba possedere armi. O, anzi, le ragioni le vedo, stanno negli interessi delle potentissime lobby di Washington ma io non condivido. Credo che l’uso delle armi vada limitato. SILVIA DI PAOLA

8 Luglio 2015
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