Moroder boccia i dj superstar

MUSICA È il papà della “disco” europea, ha lanciato Donna Summer e vinto tre Oscar per le sue colonne sonore. Un geniaccio, Giorgio Moroder, che a 75 anni tornerà il 16 giugno con un nuovo cd tutto da ballare, “Déjà vu”, dove collabora con star come Sia, Britney Spears, Charli XCX e Kylie Minogue. «Ci sono pezzi e sonorità diversi, è interessante: penso proprio che funzionerà», spiega. Inevitabile il paragone col passato: «All’epoca facevamo dischi in poche settimane, stavolta ci ho messo due anni. Gli artisti sono difficili da raggiungere e i duetti sono stati quasi tutti a distanza». Moroder è stato anche uno dei primi dj e lo ribadirà nei due live che terrà il 24 e 25 luglio a Roma e Milano. «I dj di oggi sono bravi, ma a parte poche eccezioni, la qualità non è alta. La “disco” era più strutturata e intorno c’era un movimento di moda e costume che ora manca». Nessuna nostalgia, però. Moroder guarda avanti e ha in ballo tanti progetti, fra cinema, musical e remix. Ma ci confida che, ai tempi del governo Berlusconi, inviò un provino di nuovo inno nazionale alla sua segreteria. «Ma non se ne fece niente. Ce l’ho ancora in testa, se a Renzi interessa… sono qui». DIEGO PERUGINI