De Gregori Vivavoce
8:35 pm, 10 Novembre 14 calendario

De Gregori: Vorrei Ligabue con me sul palco

Di: Redazione Metronews
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MUSICA. Esce Vivavoce, doppio cd in cui Francesco De Gregori rilegge 28 suoi brani con nuovi arrangiamenti. Il cantautore lo presenta nelle librerie Feltrinelli: oggi h18.30 a Roma (via Appia Nuova) con Luca Barbarossa. Anteprime live il 20 marzo nella Capitale e il 23 a Milano.
Francesco, perché questo album?
Ci pensavo da tanto. Volevo evocare un senso di comunità d’ascolto, anche multigenerazionale. Ai miei concerti è così: ci trovo i coetanei, ma anche i ventenni. Il suono è quello di oggi, niente di costruito a tavolino.
 
In Alice duetta con Ligabue.
Volevo cambiarla, farla diventare un “bene comune” e darle contemporaneità. Solo Luciano poteva aiutarmi. Mi piacerebbe ospitarlo sul palco.
 
E c’è un omaggio a Lucio Dalla.
Ho evitato le celebrazioni e ho preferito ricordare Lucio sul piano artistico. Lavorare con lui è stato così importante che l’ho fatto due volte. È terribile sapere di non poter più fare musica insieme.
 
Viva l’Italia mette i brividi. Ieri come oggi.
Quando la canto all’estero, sento l’emozione dei nostri emigrati. È una canzone d’amore per il mio Paese, che spero abbia un futuro migliore. Dipende da noi. La politica? Per un artista far politica è far bene il proprio lavoro.
 
Tempo fa ha dichiarato che i rapper sono i nuovi cantautori…
Hanno semplificato il mio pensiero. I rapper danno molta importanza alla parola, ma i cantautori erano più acculturati. Così come il loro pubblico. Oggi manca quel tipo di platea, però certi pezzi rap sono buoni.
 
Come vede il suo futuro?
Ho ancora più voglia di vivere dentro la musica. E mi piacerebbe lavorare su delle traduzioni di Bob Dylan.
 
DIEGO PERUGINI

10 Novembre 2014
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