Concordia, trovato corpo di Russel, l’ultimo disperso

GENOVA Era rimasto intrappolato in una cabina del ponte sommersa, schiacciata nell’impatto e per questo finora irraggiungibile. In più, coperto dai mobili rovesciati uno sull’altro. La conferma è arrivata ieri dalla Procura di Genova: il corpo di Russel Rebello è stato ritrovato nella Concordia. Russell era uno chef, ma era imbarcato come cameriere: Costa gli aveva offerto un lavoro ben retribuito, più di quanto guadagnasse in patria. «Metto da parte i soldi e poi apriamo un ristorante a Mumbai», aveva detto alla moglie e al figlioletto di 4 anni. Russel indossava la divisa e in tasca gli è stato trovato il badge.  “Finalmente mio fratello è stato trovato – ha scritto su Facebook il fratello – Non ho parole. Il mio cuore batteva più forte e il mio corpo tremava quando ho dato la notizia ai miei genitori, un istante fa, che ora hanno un sospiro di sollievo».
Intanto continuano a sfilare i testimoni al processo a Grosseto. Ieri per la prima volta ha parlato un minorenne: il ragazzo, di Torino, era in crociera con uno zio come vacanza premio perchè bravo a scuola. Aveva 13 anni la sera del naufragio. «C’era una grande disorganizzazione – ha testimoniato – Non c’erano ufficiali, solo personale alberghiero che ci diceva di stare tranquilli ma non lo potevamo essere».
Intanto si potrebbe profilare un Concordia bis che tirerebbe in ballo direttamente Carnival: infatti il giudice americano, dopo mesi di dibattimento, ha deciso che Carnival non può essere processata negli Stati Uniti ma in Italia. Quindi il gruppo di avvocati che ha cercato di coinvolgere la casa madre avrebbe adesso la possibilità di far aprire un procedimento bis in Italia. Il cui risarcimento, però, in caso di vittoria, potrebbe essere ben più remunerativo. STEFANIA DIVERTITO