Roma il Festival attende le star

Apertura stasera con la commedia “Soap Opera” di Alessandro Genovesi, e chiusura con un’commedia (“Andiamo a quel paese” di Ficarra e Picone).  Evidentemente vuole essere questa la chiave della nona edizione del Festival di Roma che ripensa il comico italico anche in salsa vintage assegnando (stasera) a Tomas Milian il Marc’Aurelio Acting Awards.
Ma in mezzo scorre anche altro, incorniciato dalle mostre dedicate a “La grande bellezza”, con 150 scatti di scena del film di Sorrentino e alle foto di “Actrices” by Kate Berry. Pop, fortissimamente pop, anche se il direttore del festival si chiama Marco Muller e delle scelte autoriali  doveva farle. Così tra gli italiani, vedremo accanto a Gianni Di Gregorio che torna con “Buoni a nulla”, “Biagio” di Scimeca, “Tre tocchi di Marco Risi”, la notevole opera prima di Leonardo Guerra Seràgnoli, “Last Summer” con la star di “Pacific Rim”, Rinko Kikuchi, “Index Zero”, fantascienza girata in inglese. Venerdì sarà la volta di “Lo straordinario viaggio di T.S.Spivet”, di quel Jean-Pierre Jeunet regista di “Amelie”.
Capitolo incontri col pubblico: inizierà il 18 Clive Owen, ma in programma troviamo anche Asia Argento in occasione della mostra “La strega rossa”, il 19 Wim Wenders e, il 24, Kevin Costner.
Niente incontri invece per Richard Gere che vedremo senzatetto per le vie newyorkesi in “Time out of mind” e per l’Benicio Del Toro, che domenica presenterà “Escobar: Paradise lost”. Attese  anche la Rooney Mara di “Millennium” e Lily Collins. Infine la colonna sonora di questa prima fetta di festival  rimbomberà dal film sugli Spandau Ballet, “Soul boys of the western world”. Silvia di Paola