Michael e Diane teneri amanti
L’agente immobiliare antipatico, desideroso solo di piazzare l’ultima casa e andare in pensione; la nipotina di nove anni che gli lasciano senza preavviso che lui non sa gestire; l’amorevole vicina di casa che scombina piani e cuori. Lui è il veterano Michael Douglas risorto da malattie e polemiche. Lei l’evergreen Diane Keaton sofisticata e agitata come quando si faceva adorare al fianco di Woody Allen. A mixarli in “Mai così vicini” (dal 10 luglio nei cinema) l’esperto in comedy Rob Reiner (“Harry ti presento Sally”, per capirci) che ammette: «Fondamentalmente faccio sempre lo stesso tipo di film: la donna è sempre a uno stadio più sviluppato ed è emotivamente matura. E l’uomo è un idiota che va in giro cercando di risolvere tutto, fino a quando si rende conto che dovrebbe stare insieme alla donna. E così è andata anche in questo film».
Siete d’accordo?
Michael Douglas: Sì e io amo questi uomini che prima sono insopportabili, per nulla gradevoli, ma, strada facendo, fanno cambiare idea allo spettatore. È la sfida.
Diane Keaton: L’uomo è qualcuno da cui non è sempre facile andar via, per questo amo i miei uomini importanti, non solo per la mia vita privata. Ma stanno in fotografia appesi sulla parete di casa. Lì sono perfetti.
Sa amarli la protagonista?
D.K.: È una donna che ama la musica, ama cantare e ama sognare l’amore. Al di là dell’essenza degli uomini, l’idea di innamorarsi anche quando si è non più giovani mi commuove davvero.
M.D.: La donna che il mio agente incontra nel film sa amare, come molte donne, e nonostante tutto. E Diane è perfetta. Sul set ascolta musica con le cuffie fino al momento in cui si iniziava a girare. È imprevedibile e non sai mai cosa stia per dire, spesso cambia la battuta e sa farlo nel migliore dei modi. La chimica è palpabile tra noi, per questo credi a ciò che sta accadendo, all’evolversi del loro rapporto.
Silvia di Paola
© RIPRODUZIONE RISERVATA