6:05 am, 11 Giugno 14 calendario

Bravi Devo tutto a Ferro e Morgan

Di: Redazione Metronews
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È garbato, serafico, apparentemente incapace di arrabbiarsi, con quell’aria sempre paciosa. Ha la voce di un ragazzino, la faccia da adolescente, la testa e la saggezza di un adulto. Michele Bravi, vincitore dell’ultimo X Factor, debutta con “A piccoli passi” (Sony Music), l’album  con brani scritti da  Ferro, Giorgia,  Carboni, Tiromancino e  Blunt.
È stato attaccato  per non essere andato a Sanremo, se l’è presa?
No. Ho voluto prendermi il mio tempo rinunciando a occasioni importanti come il Festival. Ho preferito concentrarmi sull’album.
Chi é Michele Bravi, musicalmente parlando?
Questo album non mi permette ancora di dire: “Questo sono io”, o: “Sono pronto a correre” come Marco Mengoni. Sto muovendo i miei piccoli passi per costruire la mia identità. Sono più consapevole, ma devo ancora scoprire chi sono e devo farmi scoprire dal pubblico.
Giorgia, Carboni, Tiromancino hanno scritto dei brani per lei. Ha fatto una selezione o li ha presi tutti?
Mi sono stati proposti, difficile rifiutarli… Nell’album c’è un lavoro di ricerca sul suono: i miei produttori mi hanno spronato ad andare verso sonorità nuove, elettroniche per esempio. Ho fatto bene ad ascoltarli, avevo un’idea di suono un po’ “vecchia”, anacronistica.
C’è brano anche di Tiziano Ferro, che rapporto avete?
Tiziano è un po’ il padre nascosto dell’album. Ha fatto molti passi verso di me. Ti aiuta senza imporre, volevamo che fosse il mio album, non l’album di Ferro cantato da Bravi.
La vittoria a X Factor è lontanissima. Cosa le ha lasciato?
Sono figlio del talent. È un laboratorio e va vissuto come l’occasione per imparare a stare sul palco. Devo molto a Morgan, continuiamo a sentirci, ci scambiamo dischi.
 Barbara Nevosi

11 Giugno 2014
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