6:03 am, 8 Maggio 14 calendario

Tatuaggi e drammi per Alabama Monroe

Di: Redazione Metronews
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Sul fondoschiena un fiocco, farfalle sulle spalle, fiori sparsi e  il nome del suo amore tatuato per sempre.  È il corpo “scritto” di Veerle Baatens, dolente protagonista del bellissimo “Alabama Monroe” del fiammingo Felix van Groeningen (da oggi in sala) che ha trionfato agli European Film Awards come Miglior Attrice Europea e oggi ci racconta cosa significa andare avanti dopo aver perso l’amore più grande: un figlio.
Va davvero avanti la sua Elise, mamma del film?
Vuole andare avanti, ma è sempre una finzione. È un po’ come chi ha vissuto la guerra e non riesce più a trovarsi a proprio agio nella vita quotidiana. 
Lei canta molto nel film,  ma il Bluegrass lo conosceva?
No e pensavo fosse un po’ old style. Mi sbagliavo, è un’espressione musicale unica. Mi piace molto, è tremendamente armonica e commuove.
Anche un corpo carico di tatuaggi può commuovere?
È il corpo di una persona che vuol raccontarsi come un libro aperto. Io vorrei farmi tatuare un disegno di mia figlia.
I protagonisti vivono come cowboy: sono disperati tanto quanto romantici?
C’è disperazione, ma non  totale assenza di speranza. Il loro vivere liberi da tutto è sorprendente: una casa finita a metà, un camper  in giardino, cavalcano nudi in mezzo al nulla, non è grandioso? Lo farei anche io che vivo in campagna, ma meno libera!
Ma in questo idillio si percepisce già la sua fine…
Certo, niente dura per sempre. E questo è un film che racconta la realtà dell’amore, non una commedia.
Silvia di Paola

8 Maggio 2014
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