12:03 am, 22 Aprile 14 calendario

Spacey Mai farei il politico

Di: Redazione Metronews
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Intrighi, segreti e vendette. Già dal terzo episodio di “House of Cards” (mercoledì ore 21.10 su Sky Atlantic) il lato oscuro della politica Usa si fa più nitido. Il merito è del premio Oscar Kevin Spacey nei panni di Frank Underwood, politico  vendicativo nella serie vincitrice di tre Emmy Awards, realizzata per la piattaforma streaming Netflix.
Mr. Spacey, dopo «Seven», lei e David Fincher di nuovo insieme. Perché avete pensato proprio a questa serie?
L’idea l’ho suggerita io,  David ha guardato la mini serie originale inglese. Abbiamo pensato che sarebbe stata perfetta per il mercato Usa.
Nel complesso è un prodotto molto cinematografico…
Sì, è merito di Fincher. Sa quello che vuole e sa come ottenerlo.
Robin Wright, sua “moglie”, è una sua amica di lungo corso, com’è lavorare con lei?
È stata una passeggiata. Mi basta guardarla per sapere a cosa sta pensando.
Cosa apprezzo di più del suo personaggio?
La concretezza, spesso diabolica. Frank si ispira al Riccardo III di Shakespeare.
Dopo questo ruolo è ancora affascinato dalla politica?
Abbiamo iniziato a girare in piena campagna elettorale, tornavo a casa, accendevo la tv e pensavo: “Beh, la nostra trama non è delirante come la realtà!”.
E lei ha mai pensato alla carriera politica?
No. Sono un pragmatico, mi piace mettere subito in pratica le cose. Essere un politico te lo impedisce, sarebbe frustrante.
Dopo il successo in Usa e in Italia, secondo lei che reazione susciterà la serie negli spettatori del resto del mondo?
La politica Usa offre la possibilità di esercitare una leadership a livello internazionale, in molti ne sono affascinati. Basterà questo a creare interesse. Provi solo a pensare alle reazioni scatenate da “Homeland”.  Barbara Nevosi

22 Aprile 2014
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