A verit di Rocco Hunt
È il rapper del momento. Giovanissimo e vincente, primo arrivato fra le “Nuove Proposte” di Sanremo. Rocco Hunt, 19 anni da Salerno, pubblica un nuovo album, “’A verità”. In scaletta 18 pezzi e collaborazioni importanti, da Noyz Narcos, Ensi e Clementino sino a Eros Ramazzotti e Tiromancino. In questi giorni Rocco lo sta presentando con una serie di “firmacopie” e oggi sarà alla Discoteca Laziale di Roma.
Cos’è cambiato dopo Sanremo?
Il mio modo di vivere. Ora sto a Milano: tutto ok, ma mi manca la famiglia. Non mi sono montato la testa, rimango quello di sempre. Perché grazie alla mia semplicità sono arrivato così in alto. E voglio restarci.
Parafrasando il titolo del disco, qual è la sua verità?
Racconto quello che vedo, nel bene e nel male. “Nu Juorno Buono” era un messaggio di speranza, “’A verità” e “Devo Parlare” invece sono canzoni più dure.
Ma è vero che i rapper sono i nuovi cantautori?
Direi più i nuovi giornalisti. Siamo più schietti e credibili di tanti media e arriviamo subito ai ragazzi.
Nell’album ci sono collaborazioni molto varie. Anche con artisti lontani da lei…
Ma è un onore lavorare con gente d’esperienza come Eros e Zampaglione. Del resto la melodia è nel mio dna.
Una curiosità: perché si fa chiamare Hunt?
È un “nick” che ho scelto quando avevo 11 anni. Non vuol dire niente, mi piacevano le lettere. Ma ho visto giusto. Oggi su Google l’Hunt più cercato sono io!
Diego Perugini
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