Ora Zampaglione torna alle origini

Musica. Di loro si erano perse le tracce. Ma ora i Tiromancino tornano con “Indagine su un sentimento”, dieci canzoni di ottimo pop d’autore. Ce ne parla Federico Zampaglione, che oggi presenterà il cd alla Fnac di Torino, mentre sabato sarà alla Feltrinelli di Roma (via Appia Nuova).
Perché la lunga assenza? Un po’ di stanchezza. E se non ti senti ispirato, meglio star zitto. Mi sono dato al cinema, ma ora sono tornato al vecchio amore: la musica.
Che novità ci sono?Con me c’è di nuovo mio fratello Francesco. Siamo maturati, il sound è diverso. Ci sono pop, rock, elettronica. E la mia voce è più scura, più blues.
Però si parla sempre d’amore…Sì, ma ci scavo dentro. E come un detective indago sulle mille sfumature dei sentimenti. Nelle canzoni, a volte, l’amore viene banalizzato,  ridotto a uno schema: ti amo o quanto sto male. Io vado oltre.
Il singolo “Liberi” è già un successo. E il video ha superato il milione di views.Parla della necessità di mantenere spazi personali, amicizie e passioni in una relazione. Perché la coppia non dev’essere una gabbia. È un messaggio a tutti quelli che si amano.
Funziona così anche con Claudia Gerini?Sì. Del resto con le nostre carriere non potremmo fare altrimenti. C’è rispetto e  tanta complicità.
Lei è anche un regista affermato: continuerà su questa duplice strada? Ho diretto un corto, “Remember”, sulle vittime di Chernobyl. Ma per qualche anno vorrei concentrarmi solo sulla musica. Presto uscirà un altro singolo, “Immagini che lasciano il segno”, e penso a un tour di grande impatto visivo. 
(Diego Perugini)