Il debutto alla regia di Michele Riondino

Teatro. In tv ha fatto il boom d’ascolti con il giovane Montalbano. Da stasera al 23 febbraio al Sala Fontana, Michele Riondino tornerà invece al suo primo amore, il teatro. E lo farà vestendo i panni di un naziskin nella pièce che lo vedrà anche debuttare nella regia, “La Vertigine del Drago” di Alessandra Mortelliti, con lui sul palco. Un testo che porterà alla ribalta personaggi ai margini della nostra società in situazioni border line. Sarà per questo che in questa sua prima regia Riondino ha preferito sfumare i momenti di alta drammaticità con sottolineature ironiche, contrappuntando il tutto di rimandi “pop” in una messa in scena visionaria e molto fisica. In scena Riondino sarà Francesco, naziskin alle prime armi, uomo fisicamente e verbalmente violento che sembra non lasciare spazio alla pietà.
Ma nella sua vita irromperà Mariana, zingara zoppa ed epilettica, interpretata da Alessandra Mortelliti, donna apparentemente fragile. L’incontro avverrà fatalmente durante un agguato di naziskin ad un campo rom. Qui Francesco, rimanendo gravemente ferito, prenderà in ostaggio Mariana per riuscire a mettersi in salvo. E, tra le quattro mura di uno squallido garage, nell’attesa della telefonata dell’Ordine che dia indicazioni sul da farsi, i due saranno costretti a una convivenza forzata confrontando le loro rabbie e paure per trovare poi comuni forme di rinascita e di ribellione (Info: 02 69015733).
(Antonio Garbisa)