Giuliano Palma Io non vinco
«Vincere? Ma ti pare… Non ci penso proprio, io sono un outsider». Ci scherza sopra, Giuliano Palma, al debutto in gara a Sanremo, dove presenterà un paio di piacevoli brani vintage: “Un bacio crudele” e “Così lontano” (firmata Nina Zilli). La sera del 21, per “Sanremo Club”, si cimenterà con “I Say I’ Sto Cca’” di Pino Daniele.
Finalmente al festival!
Ci avevo già provato e m’avevano rimbalzato. Ora è il mio turno. È come provare l’ebbrezza, una volta, di giocare in Champions.
Nessuna paura?
Per me non è l’occasione della vita, il mio percorso l’ho già fatto. Perciò vado per divertirmi. Sono contento così, mi sento un privilegiato, vengo da una famiglia operaia e sono riuscito a vivere di musica.
Sul palco sarà da solo. Senza i suoi Bluebeaters.
M’ero stufato di essere “quello delle cover”, volevo qualcosa di nuovo, rimettermi in gioco. I ragazzi della band non hanno capito, si sono incazzati. E ci siamo lasciati male.
Aria di cambiamento…
Un periodo frenetico. È mancato mio padre, ho avuto casini coi collaboratori, ho lavorato a Zelig. E ho svoltato nella musica, che ora è meno ska e più new soul.
Il nuovo cd s’intitola “Old Boy”, come la trilogia filmica di Park Chan-wook.
È una piccola scherzosa provocazione. Come il protagonista sono rimasto rinchiuso per troppo tempo, ora esco e mi prendo la mia vendetta. Ma è anche un riferimento al mio essere sempre uno scavezzacollo, anche alla bella età di 48 anni. Non a caso nella vita combino sempre disastri.
Diego Perugini
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