Animali
9:30 am, 10 Settembre 24 calendario

Lo stress umano influisce sul benessere del cane

Di: Redazione Metronews
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Chi ha un cane lo sa. Quando il proprietario è stressato il quadrupede si adegua. Ora, questi atteggiamenti vengono suffragati da studi scientifici che sanciscono, una volta per tutte, la veridicità dell’assunto che l’odore dello stress umano influisce sull’apprendimento e sullo stato emotivo dei cani.

A dimostrarlo, uno studio condotto dall’Università di Bristol e pubblicato su Scientific Reports. Sulla base di ricerche che hanno rilevato come l’odore di una persona stressata influenzi inconsciamente le emozioni e le scelte fatte dagli altri intorno a lei, i ricercatori della Bristol Veterinary School hanno deciso di indagare se anche i cani sperimentino cambiamenti nell’apprendimento e nello stato emotivo in risposta agli odori umani di stress o di rilassamento.

Obiettivo: capire come lo stress umano influisca sul benessere del cane

«Capire come lo stress umano influisca sul benessere dei cani è una considerazione importante per i cani che si trovano nei canili e per l’addestramento dei cani da compagnia e di quelli destinati a ruoli lavorativi, come i cani da assistenza», spiega Nicola Rooney, docente senior di fauna selvatica e conservazione presso la Bristol Veterinary School e autrice principale del lavoro.

«L’odore di un umano stressato e non familiare influisce sullo stato emotivo del cane»

«I proprietari di cani sanno quanto i loro animali siano in sintonia con le loro emozioni – conclude Rooney – ma qui dimostriamo che anche l’odore di un umano stressato e non familiare influisce sullo stato emotivo del cane, sulla percezione delle ricompense e sulla capacità di apprendimento».

I test di “pessimismo” o “ottimismo” usati dalla squadra di ricerca

La squadra di ricerca ha utilizzato un test di “ottimismo” o “pessimismo” negli animali, che si basa sulle evidenze per cui le scelte “ottimistiche” o “pessimistiche” delle persone fanno rispettivamente riferimento a emozioni positive o negative.

La ricerca si è svolta su 18 coppie di cani e proprietari

I ricercatori hanno reclutato 18 coppie di cani e proprietari, che sono stati sottoposti a una serie di prove che prevedevano la presenza di diversi odori umani. Durante i test, i cani sono stati addestrati a capire che, quando una ciotola per il cibo era collocata in una posizione, conteneva un bocconcino, mentre quando era collocata in un’altra, era vuota.

Una volta appresa la differenza tra queste ciotole, i ricercatori hanno osservato che i cani si avvicinavano più velocemente a quella con il bocconcino che a quella vuota. Poi, gli scienziati hanno svolto valutazioni in merito alla velocità con cui un cane si sarebbe avvicinato a nuove posizioni della ciotola, situate tra le due originali. Un approccio rapido rifletteva l’“ottimismo” sulla presenza di cibo in questi luoghi ambigui, indicatore di uno stato emotivo positivo, mentre un approccio lento indicava “pessimismo” ed emozione negativa.

I test ripetuti esponendo il cane all’odore di campioni di sudore e respiro umani

Questi test sono stati ripetuti sia quando ogni cane non era esposto ad alcun odore, che quando era esposto agli odori di campioni di sudore e di respiro di esseri umani in uno stato di stress o di relax. I ricercatori hanno scoperto che l’odore dello stress rendeva i cani più lenti ad avvicinarsi alla posizione della ciotola con il cibo e più vicini alla ciotola vuota. Un effetto che non è stato riscontrato con l’odore emanato da esseri umani in stato di relax.

L’odore di stress induce una risposta “pessimistica” nel cane

I risultati suggeriscono che l’odore di stress potrebbe aver aumentato le aspettative dei cani sul fatto che questa nuova posizione non contenesse cibo, come la vicina posizione della ciotola vuota. I ricercatori suggeriscono che questa risposta “pessimistica” riflette uno stato emotivo negativo e potrebbe essere un modo per il cane di conservare l’energia ed evitare la delusione.

Il gruppo di scienziati ha anche scoperto che i cani hanno continuato a migliorare l’apprendimento relativo alla presenza o all’assenza di cibo nei due luoghi in cui si trovavano le ciotole e che sono migliorati più rapidamente quando non era presente l’odore dello stress.

 

10 Settembre 2024
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