Napoli
1:01 pm, 10 Novembre 24
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“Non volevo uccidere Arcangelo, mi dispiace”
Una fatalità, nessun gioco, soltanto un tragico incidente dettato dalla curiosità. Renato Caiafa in stato di fermo dopo aver esploso un colpo di pistola che ha centrato in pieno viso il cugino Arcangelo Correra. L’arma non era di nessuno. Nessuno l’aveva portata in quel tratto di via dei Tribunali a Napoli dove Arcangelo 18 anni è stato colpito a bruciapelo.
“Quella pistola era sotto un’auto, l’ho raccolta, maneggiata ed è partito un colpo. Non volevo, mi dispiace“.
Un’arma trovata per caso, provata senza conoscerla e senza sapere se avesse un colpo in canna. È una versione che il legale del giovane, l’avvocato Annalisa Recano ribadisce con un’espressione secca e perentoria: “Una disgrazia”.
10 Novembre 2024
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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